Regina Elisabetta: “Regno Unito in UE? Referendum nel 2017”

La Regina Elisabetta II, in occasione dell'apertura dell'anno parlamentare, annuncia: "Nel 2017 ci sarà referendum per mantenere il Regno Unito nell'UE". Fondamentale per conseguire l'obiettivo sarà il successo nella rinegoziazione degli accordi con l'Unione Europea

Regina Elisabetta: “Regno Unito in UE? Referendum nel 2017”

Dal Regno Unito, arriva un piccolo spiraglio di apertura verso il mantenimento del “regno della sterlina” nell’Unione Europea. Ad affermarlo è nientemeno che la voce più amata dal popolo britannico: la Regina Elisabetta II. Nel corso del cosiddetto Queen’s speech, tenuto dalla reggente dinanzi al Parlamento britannico in occasione dell’apertura dell’anno parlamentare, Elisabetta ha voluto affrontare la questione relativa ai rapporti tra Regno Unito ed UE, dichiarando che un referendum riguardante l’appartenenza britannica all’UE verrà proposto entro il 2017.

La monarca più amata del mondo ha infatti annunciato: “Una legge sarà presentata per organizzare un referendum sul mantenimento del Regno Unito nell’Unione Europea prima del 2017”. I dettagli del documento in questione non sono ancora stati resi noti, ma verranno ufficialmente presentati dai deputati nella giornata di domani, per poi essere discussi dai Comuni.

La fase preliminare di questo delicato processo sarà però la rinegoziazione degli accordi per il mantenimento del Regno Unito all’interno dei 28 dell’Unione Europea. La Regina Elisabetta ha infatti specificato, parlando a David Cameron ed ai parlamentari: “Il Governo rinegozierà le relazioni del Regno Unito con l’Unione Europea e proseguirà la riforma dell’UE”. Nel corso della stessa orazione, la regina ha inoltre annunciato che il Parlamento scozzese avrà maggiori poteri fiscali, mentre il Galles potrà in futuro godere di una maggiore autonomia, allo scopo di allentare la presa sui due Stati e ridurre le pressioni esercitate dai nazionalisti separatisti.

Onnipresente anche il tema dell’immigrazione, un must di questi tempi: sono infatti in programma nuove misure per il contrasto dell’immigrazione clandestina, e la nuova legislazione-più restrittiva-è stata presentata lo scorso 21 Maggio da David Cameron; con la sua entrata in vigore, gli immigrati senza lavoro e che non figureranno come studenti nel Regno Unito incontreranno più difficoltà nella loro permanenza sul suolo britannico.

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