Il caldo inizia a mietere le sue prime vittime. In particolare, in India la situazione sta già assumendo i connotati della tragedia nazionale. Solo nella giornata di ieri, nelle regioni del Nord e del Sud-Est del Paese sono stati registrati 165 decessi attribuibili all’intensa ondata di calore, che hanno fatto salire vertiginosamente il conteggio dei “morti da caldo” ad oltre 500 unità.
La notizia è stata riportata dal quotidiano locale Times of India, ed evidenzia come quello delle alte temperature sia un problema particolarmente grave per il Paese asiatico, caratterizzato da forte sovraffollamento e misure igieniche preventive insufficienti in molti villaggi. Straordinarie le vette di calore, che hanno fatto schizzare i termometri a temperature record per il periodo stagionale: si sono infatti registrati picchi di 47° in India, e gli Stati più interessati sono quelli meridionali, in particolare Andhra Pradesh e Telangana.
Proprio all’interno di questi due ultimi Stati indiani, infatti, sono stati registrati la maggior parte dei decessi avvenuti per via dell’eccessiva calura. Ma anche in Uttar Pradesh e ad Orissa la situazione non è molto più rosea. In India dunque è “emergenza caldo”, soprattutto viste le previsioni per i prossimi giorni.
I metereologi non hanno infatti annunciato sostanziali variazioni della temperatura, che si manterrà a livelli elevatissimi almeno per i prossimi tre giorni: con le massime stabili, anche il conteggio dei morti rischia di mantenersi tale. Per questo New Delhi si sta già attrezzando per far fronte alla grande ondata di pazienti, che stanno già affollando le corsie degli ospedali in queste ore.
Nella maggior parte dei casi, si tratta di persone collassate dopo essere rimaste esposte per troppo a lungo sotto i raggi del Sole. I medici indiani hanno poi spiegato che l’eccessiva calura è capace di provocare una sorta di “Combustione interna”, portando la temperatura del corpo a livelli insostenibili per un essere umano, e causando così il blackout cerebrale.