Con un disegno di legge sulla riorganizzazione della pubblica amministrazione presentato dal Governo si vuole eliminare il Corpo Forestale dello Stato ed assorbirlo in un’altra forza di polizia. Dopo l’ok dato dal Senato ora l’esame di tale disegno di legge è passato alla Camera.
Si vuole eliminare così il Corpo Forestale dello Stato, che è l’unica forza di polizia specializzata nella lotta agli ecoreati, nella lotta ai reati contro l’ambiente, per la difesa degli animali, dell’assetto idrogeologico del territorio, nella lotta contro gli incendi boschivi e nella lotta ai reati nel campo agro-alimentare.
Il Corpo Forestale dello Stato è una forza di polizia che opera in Italia da quasi 200 anni. Le sue origini risalgono al 1822 quando furono istituite da Carlo Felice nel Regno Piemontese. Molte sono le associazioni che hanno espresso la loro contrarietà allo smembramento del C.F.S.: associazioni ambientaliste, associazioni venatorie, associazioni animaliste, ecc..
Molte sono anche le persone autorevoli che si sono schierate affinchè il Corpo Forestale rimanga autonomo e venga invece ulteriormente potenziato. Molti sono anche Comuni, Comunità Montane ed altri Enti che hanno espresso la loro contrarietà rispetto alle previsioni di questo disegno di legge.
Anche sul web è stata organizzata una raccolta di adesioni di persone contrarie alle previsioni di questo disegno di legge. Attualmente il Corpo Forestale dello Stato opera con circa 8.000 uomini su tutto il territorio nazionale.
Se tale disegno di legge venisse approvato anche dalla Camera, il Governo sarà delegato ad adottare uno o più decreti che daranno attuazione al d.d.l. con il conseguente passaggio ad altra forza di Polizia (molto probabilmente la Polizia di Stato).
Quello che si teme è che con l’accorpamento in altra forza di polizia si possano vedere sminuiti i compiti che attualmente vengono svolti dal Corpo Forestale dello Stato.
Si teme infatti che si possa perdere quella specializzazione e quella esperienza che è stata acquisita fino ad oggi. Si teme inoltre che con il passaggio nella Polizia di Stato molte strutture, che operano soprattutto in aree marginali del nostro Paese, possano venire chiuse con la conseguente perdita di controllo del territorio in tali aree.
In un’audizione nella Commissione Affari Costituzionali il Capo del Corpo Forestale, ing. Cesare Patrone, ha dichiarato: “Se non ci fosse il Corpo Forestale dello Stato bisognerebbe inventarlo”.