Cresce la tensione tra Cina e Stati Uniti: un aereo americano è stato infatti “minacciato” dalla marina militare cinese nella giornata di ieri, mentre si trovava in missione, a causa del suo eccessivo avvicinamento ad una zona militare in pieno mare aperto. Il velivolo era un aereo da ricognizione incaricato di sorvegliare e raccogliere dati sul programma di espansione militare cinese, che il governo di Pechino sta attuando mediante la creazione di isolotti artificiali nel Mar della Cina, destinati a diventare basi operative.
A rivelare la notizia è stata la CNN, che ha sottolineato come la Cina stia cercando di estendere la propria zona d’influenza mantenendo un basso profilo, e sia estremamente “gelosa dei propri spazi”. Il messaggio registrato dall’aeromobile americano, un ricognitore per il pattugliamento marittimo P8-Poseidon, è il seguente: “Questa è la marina militare cinese, per favore andate via. Vogliamo evitare incomprensioni”. Un eufemismo nemmeno tanto velato per avvertire i militari statunitensi che, se non avessero abbandonato quella porzione di cielo, sarebbe potuto accadere un incidente diplomatico tra le due superpotenze.
Ma il ricognitore USA non ha seguito le direttive della marina cinese, proseguendo ostinatamente la propria missione. Così sarebbe arrivato un secondo avvertimento: “Questa è la marina militare cinese, dovete andarvene”. Secondo la CNN, lo scopo degli Stati Uniti era quello di far salire alla ribalta la questione relativa al tacito sviluppo militare della Cina, che sta silenziosamente ampliando la propria influenza marittima, cercando di accaparrarsi le isole contese dai Paesi confinanti e creandone persino di nuove, in maniera artificiale.
Il volo aveva il preciso compito di osservare e stilare un rapporto su tre scogli distanti circa 850 chilometri dalle coste cinesi, sui quali, a detta degli americani, sarebbero già stati realizzati una pista d’atterraggio e diverse baracche destinate ad uso militare.