In Italia abbiamo bellezze naturalistiche che neanche immaginiamo, posti incantevoli che per qualche strana ragione cadono nel dimenticatoio e uno di questo esempi è senza dubbio la cittadina di Civita di Bagnoregio, in provincia di Viterbo, nel Lazio.
La proposta di Zingaretti, presidente della regione Lazio, insieme al ministro Franceschini, sarebbe quella di includere questa cittadina nel patrimonio Unesco, in modo tale che il paese, soggetto purtroppo ad incuria, a fenomeni atmosferici pesanti e a varie calamità, possa essere salvato e possa godere di nuova luce.
Una serie di intellettuali e personalità di spicco hanno firmato il documento per richiedere l’iscrizione all’Unesco e tra i grandi nomi figurano l’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, il grande musicista Ennio Morricone, il regista Bertolucci, lo scrittore Andrea Camilleri e tanti altri.
Civita di Bagnoregio non è un paesino qualsiasi, ma vanta una storia millenaria, è un paese che nasce dalle ceneri di una vecchia civiltà Etrusca, colonia romana e patria di San Bonaventura, uno dei principali protagonisti della storia francescana.
Il grande problema del paese è purtroppo dato dalla sua posizione. Sorge su di una roccia e nel corso degli anni i problemi legati alla erosione sono stati davvero molteplici e oggi a causa di varie situazioni concatenate è abitata da appena una decina di persone che vivono li tutto l’anno, anche perché, per raggiungere il paese, esiste una unica strada stretta di cemento armato, realizzato a metà degli anni sessanta, decisamente troppo piccola per dare vita al borgo.
Oggi, di quella splendida cittadina etrusca è rimasto poco o nulla ma il borgo è poetico e merita decisamente una fine diversa da quella che si sta prospettando al momento, è un borgo da salvare e far rinascere per far sì che non rimanga solo il ricordo sui libri di scuola.