E’ una vera e propria “fotografia a percentuali dell’Italia” quella rilasciata dallo studio Istat riguardante la geografia della salute percepita: l’istituto di statistica si è occupato di scattare un’istantanea al nostro Paese, mettendo in evidenza alcune tra le questioni di maggiore attualità. Tra queste figurano ad esempio l’integrazione degli stranieri, i progressi fatti per migliorare le condizioni ambientali delle città, le percentuali sui crimini e come questi ultimi sono ripartiti, e molto altro ancora.
Da questo studio, afferma l’Istat, “emerge nettamente una situazione peggiore nei centri urbani meridionali, dove il rischio di cattive condizioni di salute è del 50% superiore rispetto alle città del Centro-Nord”. Secondo i dati raccolti relativi a Gennaio 2015, sarebbero quasi 61 milioni le persone residenti in Italia, delle quali l’8,3% (poco più di cinque milioni) sono stranieri. Oltre il 40% di questi ultimi è stanziato nelle città del Centro-Nord Italia.
Nello specifico, è stato analizzato che, tra gli stranieri di età pari o superiore ai 14 anni, otto su dieci hanno una rete di relazioni sociali in Italia. Di questi il 15,5% può contare su “amicizie” unicamente italiane, ed il 20% invece si avvale di una rete mista, tra relazioni sociali con italiani e relaziono sociali con altri stranieri. Ancora molto forte invece la percentuale di coloro che continuano a scegliere di avvalersi di reti sociali comprendenti solamente i propri connazionali, pari al 61,9%.
Cala anche la percentuale di coloro che scelgono di avvalersi di cerimonie religiose per le nozze: nel 2013, più di un terzo degli italiani ha scelto di celebrare il proprio matrimonio con rito civile. Inoltre un quarto dei bambini italiani nascono fuori dal matrimonio, e la quota più alta di figli avuti da coppie non sposate si registra al Centro-Nord (un bambino su tre). In aumento anche il numero di capoluoghi che ha scelto di avvalersi di punti di ricarica per veicoli elettrici (corrispondenti al 30% del totale dei capoluoghi italiani).
Due terzi dei Comuni hanno invece fatto registrare una maggiore attenzione alla gestione eco-sostenibile delle città, avvalendosi dei cosiddetti “acquisti verdi”. Per rimanere in tema-ambiente, gli orti urbani sono oramai presenti in 57 città italiane, sottolinea l’Istat, mentre sono 78 i Comuni che hanno deciso di acquistare prodotti con certificazione “Bio” per il rifornimento delle mense scolastiche, a riprova di un’attenzione sempre crescente verso la salute alimentare.
Aumenta invece il tasso di furti e rapine dal 2009 al 2013: per i primi si è registrato un aumento del 18% (due su tre avvengono all’interno di abitazioni private), mentre le rapine sono salite del 22% in quattro anni. In calo invece gli omicidi, che dal 2009 sono diminuiti del 14,3%.