E’ balzato agli onori della cronaca Santi Palazzolo, il pasticcere a cui, per mantenere il suo spazio commerciale all’aeroporto di Palermo, era stata chiesta una mazzetta da 100.000 euro. Il pasticcere si rifiutò, denunciando il suo estorsore, Roberto Helg, il presidente della Camera di Commercio di Palermo e vicepresidente della Gesap, la società che gestisce i servizi aeroportuali a Palermo.
Fino a quel momento, Helg era considerato uno dei simboli della nuova legalità in Sicilia, ma venne smascherato da questo coraggioso pasticcere, che denunciò l’accaduto alle autorità. La questione era nata dopo che Palazzolo aveva richiesto di rinnovare il suo permesso, nel marzo scorso. Ebbene, nonostante il gesto importante del pasticcere, a Santi Palazzolo non è stato concesso il rinnovo automatico. La Gesap, infatti, ha intenzione di indire una gara d’appalto per assegnare gli spazi commerciali in scadenza, tra cui quello occupato dallo stesso Palazzolo. Una decisione che, però, ha spaccato l’opinione pubblica.
Santi Palazzolo, infatti, dovrà partecipare ad una gara d’appalto, proprio come tutti gli altri, senza vedersi riconosciuto l’affidamento diretto degli spazi della sua pasticceria all’interno dell’aeroporto. Sulla questione, nei giorni scorsi è intervenuto anche il sottosegretario all’Istruzione (e riferimento di Renzi in Sicilia) Davide Faraone, che ha scritto su Facebook: “Mi auguro che la Gesap voglia tornare sui suoi passi. Così rischia di passare un messaggio devastante: un cittadino onesto per vedersi garantiti dei diritti deve pagare mazzette o altrimenti gli si fa abbassare la saracinesca una volta per tutte? Che segnale è per chi decide di ribellarsi e denunciare? Questo messaggio è intollerabile“, ha spiegato Faraone.
Secondo il sindaco di Palermo Leoluca Orlando, invece, la mossa della Gesap è da considerarsi legittima: “L’aver doverosamente denunciato l’illecita richiesta di denaro da parte dell’allora presidente della Camera di Commercio Roberto Helg non può essere oggi un pretesto per chiedere la violazione di leggi o addirittura la perpetrazione di favoritismi di ogni genere: la Sicilia è stanca di scorciatoie e scampoli di favoritismi pretesi da quanti si auto-dichiarano rappresentanti dell’antimafia”. La questione principale è: la legalità è un merito o è da considerarsi ‘normale’? E’ su questo che l’opinione pubblica è decisamente divisa. Se poi consideriamo che la società che non gli ha fornito il rinnovo era gestita proprio dall’uomo denunciato da Palazzolo, non può che sorgere qualche dubbio in più su tutta la vicenda.