Un Boeing 737 della compagnia aerea Tatarstan, che proveniva da Mosca, si è schiantato in fase di atterraggio nell’aeroporto di Kazan, la capitale del Tatarstan. A bordo c’erano 44 passeggeri e 6 membri dell’equipaggio, tutti morti nello schianto.
L’incidente si è verificato durante la fase di atterraggio, alle 19.25 locali, le 16.25 italiane, un’ora dopo il decollo da Mosca.
Secondo quanto riferito dai media russi, l’aereo ha provato per tre volte ad atterrare, ma all’ennesimo tentativo ha perso quota e si è schiantato al suolo, esplodendo. Solo un’ora dopo lo l’incidente i pompieri sono riusciti a domare le fiamme.
Ancora ignote le cause dello schianto, anche se l’agenzia Interfax ha avanzato l’ipotesi che l’incidente sia stato dovuto a un errore del pilota. In ogni caso il presidente russo Vladimir Putin ha costituito una commissione d’inchiesta per indagare sulle ragioni della tragedia.
Tra le vittime del disastro aereo ci sarebbero anche uno dei figli del presidente della regione, Rustam Minnikhanov e il capo della sezione locale dei Servizi di sicurezza russi (Fsb), Alexandre Antonov.
A quanto pare il Boeing 737 della compagnia aerea Tatarstan, costruito nel 1990, poco meno di un anno fa, il 26 novembre 2012, aveva dovuto invertire la rotta dopo venti minuti dalla partenza da Kazan verso Mosca Domodedovo, compiendo un atterraggio d’emergenza, in quanto alcuni sensori avevano indicato un’emergenza a bordo.