L’idea è quella di un’agenzia europea per le piccole e medie imprese, da insediare a Milano, nel sito dell’Expo 2015. E’ la proposta di Giuseppe Vegas, presidente della Consob, l’autorità che vigila sulla Borsa e sui mercati finanziari, che lunedì 10 maggio ha tenuto nei padiglioni dell’Esposizione universale il suo Incontro annuale con la comunità finanziaria. “L’Esposizione universale ha sempre rappresentato l’incontro tra i popoli e le conoscenze più elevate. Oggi, Milano ha tutti i requisiti per dare al Paese una straordinaria spinta verso il futuro. Lo ha dimostrato anche nel modo in cui ha saputo reagire agli eventi dei giorni scorsi. Come ha recentemente affermato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Expo è una grande occasione e una preziosa opportunità per il sistema Paese”.
Vegas ha anche ringraziato il sindaco di Milano, Pisapia, per l’attenzione e la sensibilità. Il Comune di Milano, infatti, ha offerto alla Consob un immobile adiacente alla sede milanese la quale permetterà di ridurre le spese di affitto complessive.
Il problema delle Pmi, sollevato dal responsabile della Commissione nazionale per le società e la Borsa, è doppio: da un lato l’ancora scarso numero di imprese che si quotano in Piazza Affari, con la necessità di ulteriori canali di finanziamento diversi dalle banche; dall’altro l’esigua quantità di scambi azionari che, a volte, penalizzano le piccole imprese quotate, con effetti anche sul prezzo del titolo che può non riconoscere il valore effettivo dell’azienda. “Dal 2011 a oggi la contrazione dei prestiti alle imprese è stimabile in circa il 10%, nello stesso periodo il Pil è sceso del 4,8%”, ha detto Vegas. Per risolvere il problema, Vegas ha proposto “schemi di prospetto con contenuto estremamente semplificato” per le offerte pubbliche iniziali di vendita, uniti alla costituzione di un “fondo di fondi” che raccolga risorse presso investitori istituzionali: denaro “da convogliare in strumenti d’investimento dedicati alle Pmi quotate, in modo da garantire un volume adeguato degli scambi”. Questo fondo di fondi, però, dovrebbe vedere la partecipazione in particolare dei fondi pensione.