I numerosi attriti tra le potenze occidentali ed i Paesi mediorientali hanno caratterizzato gli ultimi quarant’anni della politica estera nostrana, ed una delle questioni più spinose all’ordine del giorno (tolta ovviamente quella relativa allo Stato Islamico) è il problema del nucleare in Iran. Il Paese asiatico ha infatti iniziato un vero e proprio braccio di ferro con gli USA riguardo alla possibilità di realizzare testate nucleari; una situazione che ha coinvolto giocoforza anche gli “scomodi vicini” dell’Iran: gli israeliani. Negli ultimi mesi è infatti andato in scena un vero e proprio balletto-per la verità molto sgraziato-che ha coinvolto il trittico Iran, Stati Uniti ed Israele.
Tra l’altro, i risultati delle recenti elezioni nel Paese israeliano che hanno visto la vittoria (pur risicata) di Netanyahu, hanno versato altra benzina sul fuoco, in una situazione già di per sé difficilissima da gestire. Ed in questo contesto assolutamente pirotecnico, è arrivata oggi la notizia che il Senato statunitense ha approvato una proposta di legge, grazie alla quale si riserverà la possibilità di rivedere qualsiasi accordo internazionale relativo al nucleare in Iran.
Prima delle votazioni, il senatore Tom Cotton si era espresso così in merito dal ddl: “Un accordo sulle armi nucleari con un avversario internazionale, soprattutto se si tratta del regime iraniano, che promuove i terroristi, deve essere presentato al Senato ed ottenere i due terzi dei voti, così come previsto dalla Costituzione”. Ed è stato un vero e proprio plebiscito per questa proposta di legge, passata in maniera straordinariamente agevole grazie ai 98 voti a favore, a fronte di 1 solo contrario.
Ora il testo passerà alla Camera, controllata dai Repubblicani, dunque tecnicamente la sua approvazione definitiva sembra essere solamente una formalità. La legge in questione, quando diventerà effettiva, darà al Congresso il potere di approvare o rifiutare il testo dell’intesa, a sua discrezione, entro 30 giorni dalla sua ricezione. Il testo dell’accordo sul nucleare in Iran è infatti ancora in attesa di stesura definitiva, dopo che gli accordi-chiave erano stati raggiunti nel corso delle trattative di Losanna.