In Florida una donna vittima del fidanzato e rinchiusa in casa insieme ai tre figli ha chiesto aiuto a Pizza Hut, nota catena americana di pizzerie, lasciando una richiesta di aiuto nella sezione dei commenti dell’applicazione del locale. I dipendenti sono subito intervenuti avvisando la polizia.
La donna, Cheryl Treadway, infatti, a seguito di una violenta litigata con il fidanzato, Ethan Nickerson, è stata minacciata con un coltello da quest’ultimo e rinchiusa in casa, ad Avon Park, insieme ai suoi tre figli. Doveva restare in casa senza vedere o sentire nessuno altrimenti le avrebbe fatto del male con il coltello. E’ questa la vicenda che è avvenuta in Florida, vicenda che stava per trasformarsi in una tragedia se la donna non avesse avuto un’idea geniale.
In un primo momento le ha sequestrato il cellulare restituendoglielo poco dopo solo per ordinare una pizza. E’ stato così che la donna ha deciso di chiedere aiuto ai dipendenti della pizzeria lasciando un messaggio di aiuto nella sezione dei commenti dell’applicazione di Pizza Hut. “Per favore aiutatemi, chiamate il 911!” questo è il messaggio che ha lasciato e che le ha salvato la vita. Poco dopo il fidanzato le ha ripreso il telefono.
Dunque è stato grazie alla prontezza di un dipendente che la donna è riuscita a salvarsi. Infatti, riconoscendo che si trattava di un cliente abituale e non di uno scherzo, come invece si sarebbe potuto pensare, ha subito avvertito la polizia che è intervenuta prontamente.
Al loro arrivo i poliziotti di Highlands County, Florida centrale, hanno trovato la donna e solo uno dei figli; gli altri due erano stati liberati da Nickerson dopo una lunga discussione durata ben venti minuti tra l’uomo e la polizia dietro la porta sbarrata. La donna, prima dell’intervento dei poliziotti, era stata costretta a stare in casa per tutta la giornata ed è stata proprio lei che li ha avvertiti che il fidanzato era armato di un coltello.
Nessuno si è fatto male, la donna e i suoi bambini stanno bene. Ma ora Nickerson è stato arrestato ed è accusato di percosse, tentato omicidio, detenzione abusiva e ostacolo alla giustizia.
Una storia che è finita bene e che deve il suo lieto finale ai dipendenti della pizzeria.