ROMA. Nella notte tra mercoledì e giovedì notte è divampato un incendio nel terminal 3 dei voli internazionali dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, il quale è stato immediatamente chiuso ed evacuato. Ci sono volute molte ore di lavoro da parte dei vigili per domare e spegnere il fuoco che, secondo alcuni testimoni, sarebbero state domate del tutto a parte alcuni piccoli focolai verso le 7 del mattino. Nessun ferito ma ci sono 3 intossicati i quali sono stati immediatamente portati al pronto soccorso dell’aeroporto per essere messi sotto osservazione. Per ora è stata esclusa l’ipotesi del dolo, il rogo infatti parrebbe essere iniziato per colpa di un corto circuito.
Per ora la società di gestione dello stabile ha comunicato che l’aeroporto sarebbe stato chiuso almeno fino alle 14 di giovedì, per poi sostenere verso le 8.10 del mattino che il sito starebbe andando verso la graduale riapertura. Oltre a questo sono rimaste chiuse per alcune ore anche le strade intorno allo scalo e la linea ferroviaria che collega Roma a Fiumicino. Questo ha portato a pesanti ripercussioni del traffico aereo della zona, i quali si sono fatti sentire in tutta Italia. Danni che porteranno sicuramente ad una grave perdita di entrate alla maggior parte dei lavoratori che usano di consueto il collegamento con lo scalo romano, per non parlare del turismo.
Come già accennato l’origine del rogo, dopo i primi accertamenti, è stata individuata a un corto circuito in un quadro elettrico, e al contrario di quanto era stato detto inizialmente, l’incendio non ha interessato il deposito dei bagagli ma solo l’area destinata ai passeggeri ed alcuni negozi. Molti i testimoni che hanno parlato di una colonna di fumo che ha portato tutti ad uscire per capire cosa stesse accadendo, in particolare la maggior parte era gente che lavora all’interno del sito. La prima paura di molti era di un incidente, ma immediatamente è stato subito chiarito l’accaduto, anche per non creare falsi allarmismi.