Ennesima scoperta shock nel campo rom di Castel Romano. Sono stati trovati altri trenta falsi poveri e con questi la quota arriva a settanta. A trovarli è stata, di nuovo, la polizia locale di Roma all’interno del campo nomadi di Castel Romano. I 30 rom che sono stati trovati questa mattina erano in possesso di conti correnti postali da capogiro e si aggiungono agli altri 43 pizzicati giovedì scorso nello stesso villaggio sulla Pontina.
Si tratta di una doppia operazione delle forze dell’ordine che ha permesso di scardinare un un sistema che ormai andava avanti da tanto tempo. Infatti questi finti bisognosi si sono intrufolati anni fa nelle case allestite dal Campidoglio per la famiglie nomadi più disagiate e da lì non si sono più mossi fino a questa mattina, quando le forze dell’ordine, affiancati da carabinieri e poliziotti, li hanno allontanati dal campo.
Anche i 30 di questa mattina, così come i 43 della scorsa settimana, sono dei finti nullatenenti. Anzi, sui loro conti sono stati trovati depositi a tre zeri. I 30, tra l’altro, si trovavano nella parte del villaggio dove altri container sono stati dati alle fiamme due notti fa.
Nei moduli abitativi liberati sono state staccate le utenze di luce e gas e sono stati apposti i sigilli. Ora il Comune dovrà decidere se portarli via o assegnarli a nuclei familiari con reale bisogno di alloggio. E pensare che proprio l’amministrazione della capitale nel 2014 ha speso 8 milioni per accogliere le 242 famiglie nei 7 centri di raccolta rom distribuiti nei vari quadranti della città. Con una spesa annua a nucleo familiare di circa 33 mila euro. Una cifra superiore del 30% rispetto all’anno prima.
Cifre da capogiro che, purtroppo, si sommano a quelle illegali scoperte nell’inchiesta Mafia Capitale che sta portando alla luce oscuri retroscena della nostra capitale, lanciando una mano di fango al buon senso comune.