La capsula-cargo russa Progress M-27M si schianterà sulla Terra, sebbene non si sa ancora il punto preciso in cui avverrà l’impatto, né si conosce la data in cui la capsula rientrerà nell’atmosfera terrestre. Progress avrebbe dovuto portare rifornimenti ad una stazione orbitale, ma nel corso delle operazioni la capsula è finita fuori controllo, ed ha iniziato a roteare su sé stessa. Fonti dell’industria spaziale, citata da Interfax, hanno infatti riferito che: “Sta girando sul suo asse molto rapidamente ed in modo incontrollato”, compiendo “Un giro in pochi secondi” (velocità di rotazione 60° al secondo, stando a quanto riportato da astronautinews.it). La capsula ha dunque fallito l’aggancio alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), e sembra oramai completamente sfuggita ad ogni tentativo umano di riprendere il controllo su di essa.
Progress, capsula pesante circa 7.300 chilogrammi (compresi i 1.400 kg di rifornimenti inizialmente destinati all’ISS), era decollata grazie al razzo Soyuz 2-1a, e non prevedeva la presenza di un equipaggio a bordo (si tratta infatti di una versione senza pilota del Sojuz, il quale richiede invece un equipaggio), in quanto era stata pensata appositamente per il rifornimento delle stazioni spaziali nel corso di missioni a lunga durata. Stando ai calcoli degli scienziati, la capsula Progress tornerà nell’atmosfera terrestre tra il 7 e l’11 Maggio, a meno che i tentativi che verranno fatti per provare a riportarla sotto il controllo del centro operativo, non vadano a buon fine.
Nel caso di un rientro in queste condizioni, la capsula Progress brucerà nell’atmosfera terrestre, consumandosi insieme ai rifornimenti presenti nella sua sezione pressurizzata, al propellente per il reboost e agli altri liquidi presenti a bordo ed inizialmente destinati alla stazione spaziale (il suo arrivo, previsto per il 29 Aprile, è ovviamente stato annullato). Rimane tuttavia impossibile stimare ad ora quale sarà l’area d’impatto dove ricadranno i frammenti della Progress. Si rimane dunque in attesa di dichiarazioni ufficiali da parte dell’agenzia spaziale russa in merito allo sviluppo della vicenda.