Aiutavano gli anziani soccorrendoli e poi li derubavano. Arrestati operatori del 118.
Una tecnica molto ben collaudata che ha portato alcuni operatori a mettere a segno diversi colpi ai danni di ignari anziani. È successo a Foggia dove alcuni operatori, una volta giunti in casa degli anziani che avevano richiesto il loro intervento si facevano consegnare le chiavi di casa dei malcapitati con una scusa e le duplicavano.
Le chiavi, poi, venivano utilizzate per mettere a segno i furti. Secondo quanto è emerso dalle intercettazioni pare che i furti siano stati 15 e ben 40 quelli falliti per un bottino totale di oltre 200mila euro. Dodici le persone arrestate, tra cui anche una mamma e una figlia che facevano le badanti agli anziani ed aiutavano a mettere a segno i colpi. Cinque, invece, quelle che sono riuscite a fuggire e che sono al momento ancora ricercate tra cui anche un barelliere del 118.
Le indagini della polizia in merito ai furti ai danni di questi anziani sono partite nel marzo del 2013 quando un imprenditore titolare di una ditta di onoranze funebri di Ischitella, a cui erano stati sottratti un furgone ed un carro funebre, ha ricevuto una richiesta di riscatto per i due mezzi di ben 25mila euro.
Ancora una volta, quindi, casi di anziani raggirati nel peggiore dei modi. In questo caso a “tradire” la loro fiducia proprio quegli operatori del 118 che spesso, invece, salvano loro la vita con un intervento tempestivo. In questo caso, invece, il loro intervento era solo l’inizio di una serie di eventi negativi.
Appartamenti svuotati e beni preziosi sottratti ad anziani la cui unica colpa è stata quella di aver richiesto l’intervento di operatori che avrebbero dovuto soccorrerli e che invece, spesso con l’aiuto di persone addette alla loro cura, hanno messo a segno crimini molto gravi.