Circa un terzo dei guerriglieri che combattono attualmente nello Yemen sarebbero bambini. Si tratta dell’allarmante statistica diffusa dall’UNICEF, l’agenzia delle Nazioni Unite nata per fornire aiuto ai bambini dopo la seconda guerra mondiale. “Vediamo bambini in battaglia ai check point” ha denunciato Julien Harneis, rappresentante UNICEF nello Yemen, nel corso di una conferenza tenutasi a Ginevra, citando anche stime secondo le quali almeno il 30% dei combattenti impegnati in guerra sarebbero minorenni. A riportare la notizia è stato il The Guardian nella giornata di ieri.
“Anche quando non sono impegnati direttamente in prima linea-si può leggere nell’edizione online del noto quotidiano britannico, che riporta le parole di Julien Harneis-i bambini sono particolarmente vulnerabili”. Secondo le stime dell’UNICEF, sarebbero almeno 77 i bambini morti finora nel corso del conflitto.
“Ci sono bambini che stanno morendo a Nord, ed in battaglie molto feroci ad Aden ed a Daleh. Tutte le parti del conflitto sono da biasimare-ha continuato la rappresentante UNICEF-inoltre, ci sarà un picco record di malnutrizione nella prossima settimana. Sfortunatamente, è una cosa della quale siamo già sicuri”. Harnis ha poi proseguito spiegando nei dettagli l’attuale situazione: “La difficoltà di accedere ad acqua potabile, il prezzo sempre crescente delle provviste, la difficoltà di spostarsi all’inetrno del Paese…tutti questi fattori, combinati insieme alla mancanza di servizi da parte dello Stato, porteranno inevitabilmente ad un forte aumento della malnutrizione”.
Julien Harneis ha inoltre fatto notare che l’anno scorso circa il 48% dei bambini dello Yemen erano interessati dalla malnutrizione, e che si tratta di una delle percentuali più alte tra tutti i Paesi del mondo. “Il conflitto in atto porterà anche ad un decremento del numero di bambini che frequentano le scuole, in una nazione nella quale circa un milione di bambini in età scolare sono già privi di educazione scolastica”, ha riportato il The Guardian.
L’UNICEF ha già pianificato l’invio di medicinali, acqua potabile e prodotti di igiene, che verranno raccolti e distribuiti proprio nella capitale dello Yemen, Sana’a. Se il piano dell’agenzia delle Nazioni Unite andrà in porto, si tratterà della prima volta in cui gli aiuti umanitari riusciranno a raggiungere lo Yemen sin dall’inizio della guerra. “Speriamo che gli Stati utilizzino questi dati per provare a ridurre l’impatto del conflitto sui bambini”, ha poi concluso Harneis.