Non c’è dubbio che, oltre le linee estetiche che mirano al design più rivoluzionario e feature futuristiche, a fare la differenza fra due device è proprio la batteria. Ecco, dunque, che negli ultimi tempi questa componente si è fatta sempre più spazio all’interno di smartphone e tablet per garantire una maggiore autonomia, soprattutto in relazione a schermi grandi e luminosi ed alle nuove funzioni “assetate” di energia.
Una buona dose di energia si è riusciti ad immagazzinarla, quantomeno quella necessaria per giungere tranquillamente alla fine della propria giornata con un uso intensivo del device, ma il problema grosso ora è un altro: come riuscire a ricaricare la batteria nel minor tempo possibile.
La rapidità di ricarica sembra essere, infatti, l’ultima arma utilizzata nel duello tecnologico che vede coinvolti i più grandi nomi del settore a partire dalla Apple fino ad arrivare alla sua storica rivale Samsung che promette ai seguaci ricariche fino al 50% in soli 30 minuti sul Galaxy Note 4.
Grandi passi avanti in ambito di batterie e ricarica sono già stati fatti, fra cui merita di essere anche menzionata la ricarica wireless, disponibile anche sull’iPhone 6 ma anche sul sesto erede della gamma Galaxy S, però la scoperta del gruppo di ricercatori della Stanford University ha sicuramente raggiunto limiti non immaginabili fino ad oggi: ricaricare la batteria del proprio smartphone in un solo minuto.
Ciò è possibile grazie ad una batteria in alluminio, attualmente solo un prototipo, capace di garantire delle sessioni di totale ricarica in tempi davvero molto brevi, aprendo nuovi orizzonti non solo al settore mobile ma anche al settore automotive che sta investendo tantissimo per la ricerca di una soluzione che si ponga come alternativa ai combustibili fossili.
Dovremmo, dunque, cominciare a non parlare più di batterie al litio che potrebbero nel giro di poco tempo dover passare il testimone alle nuove batterie in alluminio che, oltre a caricarsi in meno di un minuto, hanno anche una vita più lunga, una minore tendenza a scaricarsi e garantire ben 7500 cicli di carica e scarica completi, contro gli attuali 1000 delle più efficienti batterie al litio.
Inoltre, aspetto che non guasta, le batterie in alluminio sono più ecologiche e possono essere facilmente smaltite ed avviate a cicli di recupero. Il loro funzionamento si basa sulla presenza di un anodo in alluminio e di un catodo in grafite immersi in una soluzione di sale liquido. L’unico aspetto da risolvere riguarda la gestione della tensione elettrica ma sembra ci siano ottime prospettive per assistere alla rivoluzione planetaria delle batterie in alluminio.