Tunisia: rinviata la riapertura del Museo del Bardo

E' stata rinviata l'apertura del Museo del Bardo prevista per oggi, stando a quanto riferito dalla portavoce del museo Hanene Srarfi. Confermata invece la cerimonia pubblica organizzata per questo pomeriggio

Tunisia: rinviata la riapertura del Museo del Bardo

E’ slittata la riapertura del Museo del Bardo, momentaneamente chiuso per restauri in seguito al tragico attentato terroristico di settimana scorsa,  che ha causato 21 morti tra i civili. L’attentato è stato figlio di un colpevole lassismo da parte dei vertici della sicurezza di Tunisi, i quali sono stati conseguentemente rimossi dal loro incarico dal Primo Ministro tunisino. Le autorità locali ed il direttore del museo avevano auspicato una rapida riapertura, prevista già per la giornata di oggi, allo scopo di dare un segnale forte all’Isis: “Non avete vinto, non avete raggiunto il vostro scopo”. Ma a quanto pare, il clima di tensione creatosi in Tunisia ha lasciato forti strascichi, tant’è che la riapertura del museo è slittata per non meglio precisate “preoccupazioni relative alla sicurezza”, stando a quando riporta la portavoce del museo Hanene Srarfi, citata dal The Guardian.

“Siamo stati colti di sprovvista all’ultimo minuto-ha affermato oggi la Srarfi ad AFPma il Ministero dell’Interno ha riferito che, per ragioni di sicurezza, non potremo ricevere un alto numero di visitatori”. Tuttavia, nonostante l’impedimento last minute, la cerimonia per la riapertura del Museo del Bardo prevista per questo pomeriggio, dovrebbe andare in scena senza intoppi. Sebbene la data ufficiale di riapertura al pubblico fosse stata fissata per oggi dunque, queste nuove preoccupazioni potrebbero procrastinare l’evento ancora di qualche giorno.

Hanene Srarfi ha infatti ammesso che “Non abbiamo date precise. I Ministri dell’Interno e della Cultura hanno deciso che questo pomeriggio si terrà un evento ufficiale per i media ed i personaggi pubblici, ma per il grande pubblico è ancora troppo presto”, ha concluso la portavoce del museo. Un piccolo contrattempo quindi, necessario a garantire nuovamente la sicurezza dei visitatori, dopo il giro di vite operato direttamente dal Premier Habib Essid che ha portato al licenziamento di alcuni vertici della polizia di Tunisi e della sicurezza dell’area attorno al museo.

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