Al processo sul naufragio della Costa Concordia oggi è stata la volta di Domnica Cemortan, la ballerina moldava chiamata a testimoniare al Tribunale di Grosseto.
Sul banco dei testimoni la donna ha affermato: “Sì, ho avuto una relazione con Francesco Schettino”, rispondendo, dopo molte insistenze del presidente Giovanni Puliatti, a una domanda dell’avvocato di parte civile Michelina Suriano.
L’udienza è stata sospesa per alcuni minuti su richiesta dell’avvocato di Domnica Cemortan, Gianluca Madonna, che ha chiesto al presidente del collegio Giovanni Puliatti di intervenire per spiegare alla sua assistita che doveva rispondere alla domanda, posta dall’avvocato di parte civile Michelina Suriano che rappresenta alcuni naufraghi.
Domnica Cemortan si è rifiutata più volte di rispondere, e altrettante volte il presidente Puliatti le ha spiegato l’importanza di stabilire i rapporti con l’imputato Francesco Schettino ai fini di valutare l’attendibilità del teste e, alla fine ha ammesso: “si, ho avuto una relazione sentimentale con il comandante. Dopo l’incidente non ci siamo più visti. Prima era il mio comandante e io ero la sua preferita”.
Domnica Cemortan ha poi ricostruito la sera del naufragio, affermando di essersi imbarcata sulla Concordia il 13 gennaio a Civitavecchia, senza avere il biglietto e senza sapere se fosse stata registrata. “Quando sei l’amante di qualcuno non ti chiedono il biglietto”, ha commentato Domnica Cemortan.
Il pm le ha chiesto se il comandante l’aveva avvertita dell’inchino, “Schettino non mi ha detto niente riguardo all’avvicinamento. Non ho mai saputo niente del tragitto della nave. Alla fine mi hanno invitato ad andare a veder l’isola. Sono salita in plancia con Onorato. C’erano tutti gli ufficiali, sono rimasta da una parte. A un certo punto un ufficiale ha sbagliato l’ordine del comandante. Lui lo ha redarguito e ha ripetuto l’ordine. Dopo pochi minuti è successo quello che è successo. Non ho sentito l’impatto ma ho visto le luci di emergenza. Dopo 10 minuti è iniziato l’allarme vocale” ha affermato la donna.
E in mattinata Ciro Onorato, maitre della Costa Concordia, ha dichiarato ai giudici di Grosseto che Francesco Schettino, nei momenti successivi all’impatto con gli scogli, gli avesse detto: “Stammi vicino non mi abbandonare”.
“Sono salito in plancia dopo essere stato chiamato al telefono – prosegue Onorato – Schettino indossava un giubbotto sopra l’uniforme ed era insieme alla Cemortan che si era cambiata l’abito di gala mettendosi vestiti più comodi. La situazione era critica”