Ebola: scoperta la cura negli anticorpi dei cavalli

Scoperta la cura per questa malattia tornata alla ribalta di recente. Il trattamento sarebbe a basso costo e fornirà una speranza notevole, soprattutto per i paesi dell'Africa che ancora sono ad alto rischio epidemia

Ebola: scoperta la cura negli anticorpi dei cavalli

Un passo avanti notevole è stato fatto per quanto riguarda la ricerca sul virus dell’Ebola, presente soprattutto nei Paesi più poveri dell’Africa, nota anche come febbre emorragica da virus Ebola, una malattia grave e spesso fatale per l’uomo.

La trasmissione del virus avviene attraverso il contatto con sangue, secrezioni, organi o altri fluidi corporei di animali infetti. In Africa è stata documentata l’infezione a seguito di contatto con scimpanzé, gorilla, pipistrelli della frutta, scimmie, antilopi e porcospini trovati malati o morti.

In Africa, dove si sono verificate le epidemie più gravi, le cerimonie di sepoltura e il diretto contatto con il cadavere dei defunti hanno, con molta probabilità, avuto un ruolo altamente determinante nella diffusione della malattia. La più grande epidemia di Ebola è stata rilevata in Africa Occidentale tra il 2014 e il 2016, ha colpito oltre 30mila persone e ne ha uccise più di 11mila.

Ad oggi è stato scoperto un trattamento, come riporta anche la rivista Scientific Reports, a bassissimo costo che potrebbe dare nuove speranze ai Paesi africani maggiormente colpiti sall’epidemia.

“E’ la prima volta che gli anticorpi equini dimostrano di lavorare in modo efficace contro l’infezione da Ebola”, ha affermato Alexander Khromykh, autore principale della ricerca.

Gli anticorpi degli equini, sostengono gli scienziati, risulterebbero essere molto più efficaci in soggetti infetti, rispetto a quelli monoclonali, utilizzati tempo fa su pazienti inglesi di ritorno dall’Africa. Questa scoperta risulta essere molto interessante per la sua efficacia e per l’alta reperibilità di di anticorpi equini in Africa, si stanno già allestendo allevamenti, anche per altri tipi di malattie come la rabbia, il botulismo e la difterite.

Anche se già il vaccino poteva essere un grosso aiuto per debellare questa pericolosa malattia, con questo risultato possiamo avere la certezza di una cura anche durante il suo decorso. Non resta che attenere, fiduciosi e speranzosi, altre buone notizie in campo medico.

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