Vitalizi, Beppe Grillo: "È amorale, la gente è depressa"

Il leader del Movimento 5 Stelle scende in campo con le sue dichiarazioni nel giorno in cui la Camera dei Deputati dovrà decidere sulla proposta di abolizione dei vitalizi per tutti i parlamentari italiani.

Vitalizi, Beppe Grillo: "È amorale, la gente è depressa"

In occasione della votazione alla Camera dei Deputati della proposta di cancellazione dei vitalizi a tutti i parlamentari italiani – senatori e deputati – arriva a Roma anche Beppe Grillo, leader storico del Movimento 5 Stelle, che rilascia – a sostegno della votazione in Aula – dichiarazioni che infiammano il web, perché sintesi di un sentimento condiviso da molti italiani. 

Il tanto atteso disegno di legge riguardante l’abolizione dei vitalizi è stato presentato dal deputato del Partito Democratico Matteo Richetti, ma vede un largo spettro di consensi da parte di varie compagini politiche, tra le quali spunta anche il Movimento 5 Stelle. La nuova proposta di legge non è stata apprezzata – con tutta evidenza – da tutti i parlamentari che, anche all’interno del PD, hanno mostrato scetticismo ed una ferma opposizione a vedersi negato in futuro quello che viene definito un vero e proprio privilegio. 

Beppe Grillo ha fatto sapere che presenzierà alle votazioni previste alla Camera dei Deputati, perché – come scrive lui stesso sul noto social network di condivisione Twitter – vuole vigilare sull’andamento dei lavori parlamentari. Un’anomalia politica sembra essere per molti la presenza di Grillo in aula per una proposta del PD, ma che – al di là del colore politico – sintetizza il sentimento di buona parte della nazione al riguardo. 

Nel corso di alcune brevi dichiarazioni rilasciate dal fondatore del Movimento 5 Stelle ad alcuni giornalisti, Grillo tuona sul fatto che parlare ancora oggi di vitalizi è “amorale“, specialmente quando – come dice lui stesso – “la gente è depressa“, aggiungendo anche che il Paese sta attraversando non solo un momento di grande difficoltà economica, che stenta a fare ripartire l’economia reale, ma anche ideologica e di sfiducia, che porta le persone a non votare. 

I vitalizi dunque vanno aboliti perché sono un privilegio inaccettabile, questo è il pensiero condiviso da molti deputati che tentarono anche nel 2011 di cambiare il regime previdenziale dei parlamentari italiani, con validità non retroattiva. La proposta che sarà invece sottoposta oggi alla decisione dell’aula, sarà in parte modificata. Emendamenti che hanno fatto trasalire ed infuriare i 5 Stelle perché, di fatto, darebbero nuovamente alle Camere la possibilità di erogare assegni previdenziali, così come è possibile che ci sia una revisione per quanto riguarda la reversibilità e le Regioni. 

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