Senato, sì alla nuova legge sulla Shoah: negare l’olocausto costerà fino a 6 anni di galera

Negare l'Olocausto potrà costare fino a 6 anni di galera in Italia, grazie al ddl approvato dal Senato. Il provvedimento ora torna alla Camera, ma ha già generato forti malumori tra FI e Lega.

Senato, sì alla nuova legge sulla Shoah: negare l’olocausto costerà fino a 6 anni di galera

Negare l’Olocausto sarà un reato punibile con la carcerazione per un periodo da un minimo di 2 ad un massimo di 6 anni. E’ questo quel che prevede il ddl aprovato dal Senato, che introdurrebbe alla nota legge Mancino del 1975 l’aggravante del negazionismo. Il ddl non riguarda soltanto la Shoah, ma tutti i genocidi ed i crimini contro l’umanità ufficialmente riconosciuti dal nostro Paese.

La vittoria in Senato è stata schiacciante, con 134 voti a favore a fronte di soli 14 contrari. Trentasei invece coloro che hanno deciso di astenersi dalla votazione; al computo sono mancati gli esponenti di Lega Nord e Forza Italia. Ora il testo tornerà alla Camera, dove verrà decisa o meno la sua approvazione definitiva.

In particolare, una novità importante risiede nell’eliminazione dell’avverbio “pubblicamente“, precedentemente inserito dalla Commissione Giustizia, che avrebbe rischiato di “annacquare” il decreto, rendendo di fatti nulli molti processi tuttora in corso per il reato in questione. La negazione dell’Olocausto è infatti ancora frequente in Italia, anche da parte di personaggi pubblici con grande seguito mediatico.

L’introduzione di quella specificazione aveva infatti sollevato molte critiche, poiché avrebbe snaturato la legge Mancino che si propone di punire qualsiasi discriminazione razziale, a prescindere che avvenga o meno di fronte ad una platea.

Il disegno di legge recita che chi negherà l’Olocausto o altri crimini contro l’umanità, andrà un contro alla “pena della reclusione da 2 a 6 anni se la propaganda, ovvero l’istigazione e l’incitamento commessi in modo che derivi concreto pericolo di diffusione, si fondano in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra“.

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