Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, assicura che per il momento non è previsto nessun taglio di tre miliardi al fondo sanitario. Per rassicurare tutti sulla questione, aggiunge: “Quello che mi è stato chiesto è il taglio del tre per cento sulle spese del Ministero e lo stiamo predisponendo”. Secondo le informazioni, il ministro vuole proporre una riduzione di 40 milioni invece del miliardo assegnato al suo dicastero.
La Lorenzin insiste nella spending review e dice: “Dobbiamo invece lavorare in modo forte nella lotta agli sprechi, per questo è stato fatto il Patto per la salute in cui è prevista la centrale unica di acquisti, abbiamo previsto un nuovo sistema di benchmark anche per acquisti di nuovi dispositivi e farmaci, e poi tutta la parte sulla digitalizzazione sanitaria, c’è la cabina di monitoraggio del patto, che verrà implementata”. Il ministro è anche convinto che, se si rispetta il patto, ci saranno molti risparmi già dal prossimo anno e si potrebbero suggerire nuove indicazioni per migliorare la sanità. Per il momento dunque niente allarmismi e alla richiesta di rassicurazioni avanzata dalle regioni il ministro ha risposto: “Anche il ministro della Salute vuole essere rassicurato”.
Alla notizia del taglio di tre miliardi al fondo sanitario, i governatori si sono infiammati, e hanno invocato in primis il rispetto del Patto per la salute che è stato firmato appena due mesi fa. Anche Renzi, dopo aver assicurato che non ci saranno tagli alla Sanità, ha pubblicato un commento sulla questione: “Revisione della spesa non significa tagliare la sanità. Ma le Regioni prima di fare proclami inizino a spendere bene i soldi che hanno”.
Per Sergio Chiamparino, presidente della conferenza delle Regioni, la prima parte del commento del premier è favorevole, ma il governatore del Piemonte ribadisce: “Serve la massima collaborazione con il Governo, la stessa che ci ha portato a sottoscrivere il patto per la salute che peraltro è anche un documento di spending review e razionalizzazione della spesa”. Chimparino ha anche ricordato che, grazie al patto per la salute, in questi anni la spesa santaria è stata sotto controllo e quindi più contenuta.