Indipendenza Scozia: incertezza a pochi giorni dal referendum

Mancono solo pochissimi giorni al referendum indetto per il 18 settembre 2014 in cui i cittadini scozzesi decideranno sulla propria indipendenza: l'incertezza è assoluta ma le conseguenze in caso di indipendenza sarebbero tutte da valutare

Indipendenza Scozia: incertezza a pochi giorni dal referendum

Forse non tutti sanno che il 18 settembre prossimo si terrà in Scozia un attesissimo referendum sull’indipendenza della regione settentrionale del Regno Unito. Gli ultimi sondaggi danno in testa con il 52% i favorevoli al NO, cioè al permanere nell’Unione con Inghilterra, Galles e Irlanda del Nord, ma solo pochi giorni fa un altro sondaggio aveva gettato nello scompiglio l’intero establishment politico inglese. Per la prima volta infatti i SI erano dati in vantaggio con il 51% dei voti. Cameron e il fronte della campagna per il NO sono stati accusati di aver agito in ritardo com promesse di più autogoverno e di più autonomia, avendo giocato per mesi sulla paura della gente e sui sondaggi che davano il fronte del NO in vantaggio di 10 – 20 punti percentuali rispetto al fronte del SI.

Ma quali conseguenze ci sarebbero in caso di secessione della scozia dal resto dell’Unione britannica? Sicuramente la sterlina perderebbe valore, cosa che in realtà sta già accadendo sull’onda dei timori suscitati dai sondaggi, e la Scozia dovrebbe decidere quale moneta propria battere. Altra questione sono le riserve petrolifere del Mare del Nord. Il 90% andrebbe alla Scozia, ma sarebbero sufficienti per mantenere attiva e viva l’economia scozzese, privata dei capitali della City londinese?

Un’altra questione di non poco conto riguarderebbe la bandiera del Regno Unito, nata dalla fusione della bandiera scozzese e inglese ben 307 anni fa con il famoso Atto di Unione. Secondo alcuni il blu della scozia e la croce di Sant’Andrea sparirebbero a favore del nero gallese.

Infine che ruolo avrebbe la Scozia nell’Unione Europea? Secondo Barroso, il resto del Regno Unito resterebbe membro mentre la Scozia dovrebbe iniziare i tradizionali trattati di adesione come qualunque altro paese. Inoltre il suo eventuale accesso potrebbe venire osteggiato sia dalla parte rimanente della Gran Bretagna, sia dalla Spagna, che teme una deriva separatista simile in Catalogna che a novembre indirà a sua volta un referendum sull’indipendenza, anche se in questo caso solo di tipo consultivo.

Ad ogni modo la situazione è nella totale incertezza e saranno proprio gli indecisi, la cui percentuale si aggira sul 20%, a determinare il risultato del referendum.

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