Il Presidente della Commissione Europea:"Renzi non ci chieda altro"

Dopo la lettera del Premier Renzi a Repubblica, arrivano le risposte dell'Unione Europea. Mattarella afferma che dopo l'austerità e le politiche di privazione, adesso è l'ora dell'espansione.

Il Presidente della Commissione Europea:"Renzi non ci chieda altro"

E’ secca la risposta degli uomini che lavorano al fianco del Presidente della Commissione Europea Jean – Claude Juncker, che spiegano come la politica degli investimenti, della crescita e delle riforme sia la loro priorità dall’inizio del mandato, alla lettera di Matteo Renzi a Repubblica, che affermava che Bruxelles ha del tutto sbagliato strada nei confronti dell’italia e che la politica di austerità sta rasentando “l’accanimento terapeutico” e che adesso deve finire.

Dall’altro lato, i collaboratori di juncker, ex premier lussemburghese, ribadiscono però che da quando sono succeduti al portoghese Barroso, sia cambiato nettamente il modo di vedere le politiche europee, dando una seria impostazione politica e di rinnovamento alla Commissione da lui presieduta.

Sembra quindi che Bruxelles non voglia cambiare drasticamente rotta con l’immissione di nuove regole che stravolgano l’approccio della politica economica europea. Negli scorsi giorni, Renzi e Juncker si siano sentiti sia telefonicamente che via sms ed abbianoconcordato entrambi di abbassare i toni del dibattito, rinviandoli a quando l’insediamento di Juncker non sarà più radicalizzato ed in attesa della bilaterale fissata per fine mese a Roma.

La cosa sulla quale, però, Renzi e Juncker sono dfermamente d’accordo è la scelta dei prossimi candidati alla guida della Commissione europea, che dovranno essere scelti tramite primarie; l’attuale legislazione della Commissione scade, infatti, nel 2019.

Il Capo dello Stato, ieri, ha commentato da New York quanto sta avvenendo ed ha chiesto a Renzi una svolta decisiva nelle politiche europee, affermando che l’Italia, e tutta l’Europa, necessita di una nova politica con meno ‘austerity’ ricordando che le riforme messe in atto dal nostro paese stanno aiutando l’italia ad entrare in una nuova sfera economica, fatta di competività ed efficienza, che ci porterà di nuovo a prosperare nellò’arco di pochi anni, chiedendo all’Europa di non reagire in modo ‘miope’; riferendosi alla migrazione che sta flagellando l’Europa il Presidente ha dichiarato che bisogna ‘controllarla’, non ‘combatterla’, in modo da poterne uscire nel migliore dei modi.

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