Il premier contro Grillo: “Il Bonus giovani non è un flop”

Enrico Letta replica su Facebook all’attacco di Beppe Grillo sul tema degli incentivi all'occupazione giovanile prevista dal decreto lavoro

Il premier contro Grillo: “Il Bonus giovani non è un flop”

Il presidente del Consiglio, Enrico Letta replica su Facebook alle critiche di Beppe Grillo sul Bonus giovani, affermando che la lotta alla disoccupazione giovanile rappresenta “il pilastro della nostra azione. Io non mollerò – ha ribadito il premier – questa lotta. E ciò a dispetto del disfattismo di chi pare non riuscire a non criticare chi cerca di agire e di fare le cose per bene”.

Chiaro riferimento al leader 5 Stelle, il quale lo aveva criticato sul Decreto “Bonus Giovani” che garantiva l’incentivazione alle aziende che assumevano ragazzi dai 18 ai 29 anni. “Fallisce il bonus assunzioni del governo per i giovani” aveva scritto Beppe Grillo, commentando le parole del “Corriere della Sera” che aveva dichiarato un flop l’operazione riferendo che il Bonus giovani avrebbe garantito il posto di lavoro a soli 14mila ragazzi.

“L’obiettivo finale dell’intero progetto, triennale, è di 100mila giovani occupati”, spiega il capo del governo. “E il fatto che al primo mese si sia arrivati già al 14% del totale è evidentemente un buon segnale”. I 14mila giovani che in queste settimane hanno trovato un lavoro grazie al nostro Bonus sono il vero stimolo ad andare avanti. Ancor più determinati”, ha concluso il suo post su Facebook Enrico Letta.

Intanto, in una nota ufficiale il Ministero del Tesoro ha rassicurato gli italiani dopo le ipotesi avanzate dai tecnici di Bruxelles secondo cui il deficit italiano stia di nuovo superando il 3% del Prodotto interno lordo (Pil), con conseguente procedura nei confronti dell’Italia per violazione delle regole europee di finanza pubblica.

Complessivamente, si legge nella nota del Tesoro, “le famiglie dovrebbero beneficiare di una riduzione della pressione fiscale di circa 1 miliardo di euro” a seguito delle misure comprese nella legge di Stabilità.

Il sottosegretario all’Economia Pierpaolo Baretta, inoltre, tranquillizza sullo stato complessivo dei conti pubblici: “L’Italia non sforerà il vincolo europeo del 3% nel rapporto-deficit/Pil – spiega in un’intervista a Radio Popolare – può anzi contare su “un margine sufficientemente ampio”.

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