Ecco come Grillo prova a mettere a repentaglio il ddl Cirinnà

Grillo invoca la libertà di coscienza per il voto su adozioni e unioni civili, mettendo a rischio l'approvazione del ddl Cirinnà. Il portavoce del M5S si oppone a questa linea, mentre esulta Alfano.

Ecco come Grillo prova a mettere a repentaglio il ddl Cirinnà

Beppe Grillo, fondatore del Movimento 5 Stelle, che da poco ha lasciato il movimento affermando di non dover più rappresentare questo gruppo che ha ormai raggiunto l’autonomia, pubblica sul suo blog un post che rischia di mettere a repentaglio l’approvazione del ddl Cirinnà riguardante le unioni civili e la Stepchild Adoption (articolo del ddl che maggiormente divide il Senato italiano).

Fino ad oggi, il Movimento 5 Stelle, rispetto alla votazione sul ddl, ha mantenuto la linea “no emendamenti”, affermando di accettare il ddl solo se non ci dovessero essere cambiamenti significativi rispetto alla proposta iniziale.

Grillo scrive invece sul suo blog: “Nella votazione online che si è svolta a ottobre 2014 non era presente alcun accenno alle adozioni e gli iscritti del M5s non hanno potuto dibattere su questo argomento specifico. In seguito alle tante richieste da parte di elettori, iscritti e portavoce M5s su questo tema etico si lascia pertanto libertà di coscienza ai portavoce M5s al Senato sulle votazioni agli emendamenti della legge Cirinnà e alla legge nel suo complesso anche se modificata dagli emendamenti“, annullando così il principio base che ha portato il movimento al successo: la democrazia liquida, attraverso una decisione collettiva online da parte di tutti gli iscritti alla piattaforma su tutti i temi soggetti a votazione in Parlamento.

Nello specifico, Grillo afferma che i singoli senatori devono sentirsi liberi di votare sulla tanto discussa “adozione del figliastro”, creando però ancor più spaccature e mettendo a rischio l’intero decreto di legge.

E mentre il ministro dell’interno, Angelino Alfano – già contrario all’articolo sulla stepchild adoption – esulta sperando che la legge sulle unioni civili salti del tutto, si ribellano online gli iscritti al M5S e Chiara Di Benedetto, deputata componente delle commissione Cultura e portavoce dei 5 stelle alla Camera, risponde attraverso un tweet affermando che quello di Grillo sarebbe solo un tentativo patetico di non spingersi oltre.

Anche il sindaco grillino di Parma, Federico Pizzarotti, invita i colleghi del 5 stelle a votare il ddl Cirinnà per intero, così come deciso inizialmente.

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