Beppe Grillo al voto il 10 settembre: i vitalizi non verrebbero fermati

Beppe Grillo ha proposto di andare al voto il 10 settembre. I vitalizi dei parlamentati decorrono dal 15 settembre, e non sarebbero comunque bloccati dalle elezioni anticipate.

Beppe Grillo al voto il 10 settembre: i vitalizi non verrebbero fermati

Beppe Grillo chiede il voto anticipato per impedire che i parlamentari incassino l’agognato vitalizio: gli assegni per 403 deputati e 193 senatori decorrono il 15 settembre, a 4 anni e 6 mesi dal 15 marzo 2013, data di inizio della legislatura. Il leader del Movimento 5 Stelle ha proposto come data per le elezioni politiche il 10 settembre. Fermare gli odiosi vitalizi è praticamente impossibile.

Deputati e senatori rimangono in carica fino all’insediamento dei nuovi parlamentari, non decadendo immediatamente dopo il voto: secondo l’articolo 61 della Costituzione, la prima riunione delle nuove Camere deve aver luogo «non oltre il ventesimo giorno dalle elezioni».

Per eliminare i vitalizi dei parlamentari, le elezioni politiche dovrebbero avere luogo entro la fine d’agosto, ipotesi decisamente improbabile perché in Italia tale mese è volto solamente al mare e alla tintarella. Per votare domenica 27 agosto, la campagna elettorale dovrebbe svolgersi in piena estate: nella storia Repubblicana non è mai avvenuto. 

Intanto, nell’ambito M5S è stato ratificato, anche dagli iscritti, l’annunciato sì al sistema tedesco per la legge elettorale. La legge elettorale che il Movimento 5 Stelle voterà in Parlamento sarà il proporzionale tedesco, con soglia di sbarramento al 5% per garantire, secondo Beppe Grillo, una maggiore governabilità.

Alla consultazione hanno partecipato 29 mila persone. “È una legge elettorale costituzionale, la prima ad esserlo dopo la vergogna del Porcellum e dopo il pastrocchio dell’Italicum che è stato stroncato dalla Consulta”, ha detto il guru del movimento, concludendo che non vi è alcuna intenzione di scendere a compromessi né di votare altre corbellerie incostituzionali, come il Verdinellum, e il Rosatellum.

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