Tatuarsi le lentiggini è una delle mode più discutibili del momento. Ma va tantissimo (1 / 2)

Tatuarsi le lentiggini è una delle mode più discutibili del momento. Ma va tantissimo

I canoni di bellezza, si sa, non sono mai stati un qualcosa di oggettivamente definito se non nella matematica. Provate a pensare al classico “Uomo Vitruviano“, uno dei lavori più celebri del geniale Leonardo da Vinci: si tratta di un disegno che rappresenta la perfezione per quel che riguarda l’armonia delle forme, una sorta di rappresentazione precisa al millimetro delle proporzioni ideali.

Il concetto di armonia delle forme d’altronde ha sempre rivestito un ruolo chiave nell’estetica, quale che fosse la regione greografica o il periodo storico preso in analisi, eppure questo concetto ha due falle non di poco conto. La prima è l’impossibilità di portare i numeri nella vita reale: non esiste una persona che possa rispecchiare perfettamente i canoni tracciati da da Vinci, vuoi anche – molto semplicemente – perché nel corpo umano la perfetta simmetria non esiste.

A livello di organi interni così come di caratteristiche estetiche, dividendo idealmente una persona a metà sul piano sagittale (quindi osservandone le simmetrie dei lati destro e sinistro) si scopre che non combaciano. Anche solo per pochi millimetri, o per misure addirittura inferiori, ma le differenze ci sono. In secondo luogo, la percezione di ciò che può venire definito “armonico” cambia in maniera anche significativa fra contesti differenti.

Basti pensare a che canoni venivano utilizzati nel periodo Ellenico per definire l’armonia delle forme, e rapportarli ad esempio con i canoni estetici i voga per alcune popolazioni africane: la differenza è palese. Insomma, la bellezza è un fatto soggettivo, ed uno degli spunti di discussione più controversi per quel che riguarda la nostra epoca e la nostra cultura, sono le lentiggini.