Tablet School: il nuovo modo di fare lezione in Italia

Tablet School: il meeting nazionale, giunto alla sua terza edizione, ha dato ieri la possibilità ad ottocento persone fra studenti, insegnanti e genitori, di toccare con mano il nuovo modo di fare lezione nelle scuole italiane sfruttando le nuove tecnologie informatiche

Tablet School: il nuovo modo di fare lezione in Italia

Che la scuola italiana si stesse muovendo nella direzione del progresso e del futuro tecnologico ne abbiamo già avuto prova in occasione dell’evento ABCD+Orientamenti tenutosi alla Fiera di Genova nei primi giorni di Novembre. In quest’ultimo week end si è, invece, tenuto il Tablet School, giunto alla sua terza edizione.

Si tratta di un meeting di studenti a livello nazionale, a cura del Centro Studi ImparaDigitale, che peraltro è stato trasmesso in diretta streaming nelle classi della scuola Leone XIII di Milano. L’evento ha visto la partecipazione di circa ottocento persone, non solo studenti (dai più piccoli fino ai maturandi) ma anche genitori ed insegnanti che hanno voluto assistere ad una lezione di scuola digitale, quella che presto si farà spazio in tutte le aule italiane.

Queste le parole di Luca De Biase, presidente di ImparaDigitale: “Le opportunità offerte dalla tecnologia non sono nulla se non vengono colte. Quello che conta è il risultato didattico e questo dipende in primo luogo da conoscenza e competenza, dalla passione e dedizione e dalla visione di quelle centinaia di docenti che stanno andando avanti nel percorso per la creazione di una scuola adatta alla contemporaneità“.

Sono, infatti, tante le opportunità offerte dalla tecnologia per migliorare la didattica, renderla più interessante e funzionale. Alcuni esempi arrivano da Roma, dove un’insegnante usa il suo tablet e la connessione internet del suo smartphone per scrivere storie di fantasia insieme ai suoi alunni caricandole sul cloud, ma anche da Bergano, dove una professoressa ha trasformato la classe in un vero e proprio laboratorio di ricerca.

Non mancano nemmeno i casi in cui i bambini fanno “coding”, apprendendo il linguaggio della programmazione informatica o creando oggetti con le attualissime stampanti 3D. Non si tratta più, dunque, di sola teoria ma di un mix perfetto tra pratica, cultura e passione.

Sono della stessa idea gli organizzatori dell’evento che spiegano che finalmente non ci si è limitati a parlare solo di scuola digitale me si è data la possibilità a tutti di vivere in prima persona il nuovo modo di fare scuola e come la tecnologia può rivoluzionare in modo estremamente positivo la didattica italiana.

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