Come trasformare il proprio smartphone in una consolle per retrogaming

I videogame di una volta erano meno elaborati di quelli di oggi ma divertivano comunque ed hanno avuto lo stesso un grande successo di pubblico. Ecco, nell'epoca dei device mobili, come trasformare il proprio smartphone in una consolle per retrogaming.

Come trasformare il proprio smartphone in una consolle per retrogaming

Ultimamente, il panorama videoludico sta attraversando una ventata di nostalgia che ha portato alla rinascita di storiche consolle. Anche il mondo degli smartphone non è esente dal fascino del vintage e, negli app store dei più diffusi sistemi operativi mobili, certo non mancano titoli che ricordano vecchie atmosfere e dinamiche di gioco che credevamo ormai dimenticate.

Come anticipato, in questo periodo stiamo assistendo alla rinascita di storiche consolle. Nel caso di Nintendo, la casa giapponese ha annunciato – per il prossimo autunno – la mini NES con 30 giochi precaricati mentre un’azienda privata, ma con le licenze ufficiali conseguite, ha creato un mini SegaMegaDrive/Genesis con 80 titoli precaricati e la possibilità di riutilizzare le vecchie cartucce della consolle originale.

Naturalmente, chi non volesse munirsi di queste consolle può tranquillamente sfruttare i propri smartphone e trasformare questi ultimi in perfette consolle da retrogaming.

I titoli idonei, per rivivere gli scenari pixellosi del recente passato videoludico, abbonando in quasi ognuno dei 2 principali store applicativi (PlayStore e AppStore). Tra i tanti, ve ne segnaliamo tre.

Galactic Junk” è un titolo, per Android e iOS, del 2014 che, di recente, ha guadagnato un’implementazione e corposi restyling. La trama riguarda un’astronave che, per muoversi, non può più contare sui suoi motori: quindi, tale veicolo dovrà usare i cannoni principali per direzionarsi nella direzione opposta a quella di tiro. Nel contempo, occorrerà difendersi dai nemici e dagli asteroidi che le gireranno attorno minacciosi: contro questi pericoli, si potranno mettere in campo cannoni secondari, potenziamenti supplementari e speciali equipaggiamenti che si sbloccheranno man mano che si salirà di livello. Grazie al join con Play Giochi di Android, sarà possibile anche raffrontare i propri punteggi con quelli degli altri giocatori del titolo, o semplicemente con quelli dei propri contatti social.

Il secondo titolo è “Maxioh Dimensional Defender“, un classico sparatutto spaziale, realizzato dall’italiana Game Entertainment come omaggio agli arcade anni ’80: in effetti, la musica stile chiptune, la grafica e le dinamiche di gioco sono decisamente tipiche dei coin-up di quegli anni. In questa nuova avventura spaziale, piloteremo 3 mini astronavi che, nel loro semplice avanzare, dovranno distruggere tutti i nemici che si faranno loro avanti. Attenti: non potreste sparare a raffica visto che dovrete dar tempo alle vostre armi di ricaricarsi. In compenso, superando diversi livelli, potrete fondere le tre astronavi in una sorta di combo dalla maggiorata potenza di fuoco. Unico neo: il gioco in questione, per ora, è disponibile solo sul PlayStore.

Terzo è un horror-platform, “Punch Quest“, disponibile sia per iOS che per Android con acquisti in-app. In questo titolo dovrete attraversare una sorta di sotterraneo popolato di mostri e fantasmi spaventosi: per sconfiggerli avrete a disposizione solo salti e pugni che, però, potranno arricchirsi di potere man mano che progredirete. Consiglio: colpite le uova che incontrerete lungo il percorso, potrete cavalcare i dinosauri che ne scaturiranno. Per sbloccare livelli e potenziamenti, è possibile anche fare degli acquisti in-app ma non si tratta di nulla che non possiate guadagnare con delle semplici e ottime performance.

Nell’eventualità che un solo genere di videogame vi annoi, l’ideale è di installare – sul vostro smartphone (in questo caso Android) un emulatore che simuli il funzionamento di una consolle: in questo modo potrete giocare a tutti i titoli previsti per la consolle prescelta. Tra gli emulatori, consiglio – dal PlayStore – “RetroArch” che – in puro spirito multipiattaforma – supporta le rom giocabili su diverse consolle videoludiche.

A questo punto, occorre procurarsi una buona libreria di titoli da giocare. Per non violare alcun copyright, possiamo basarci sui database pubblici del portale “Archive.org”, una sorta di “museo della memoria internettiana”, e scaricare il file “No-Intro Collection 2016-01-03 Fixed“. Una volta scaricato e scompattato il file, trasferiamolo nella memoria dello smartphone e facciamolo cercare dall’emulatore: espletata questa fase, sarà necessario caricare il “core” della consolle che vogliamo emulare (es. Sega Master System o NES/Famicom) e, poi, potremo scegliere uno dei giochi previsti per la consolle in questione.

Ovviamente, per trasformare lo smartphone in una vera consolle mobile, servono gli accessori idonei. “MOGA PRO Power” è un controller che – grazie al Bluetooth – trasforma i device Android (con display sino a 8.2 pollici) in perfette consolle portatili (con batteria extra da 2200 mAh). Per chi fosse in possesso di un iPhone (5s, 5c, 5,) o di un iPod touch (5° gen), è possibile ricorrere al “MOGA PRO Gamepad ACE” che, grazie a Lightning, trasforma il melafonino in una Playstation Vita con tanto di trigger, stick analogici e pulsanti laterali. Nel caso, invece, vogliate un controller adatto a smartphone (qualsiasi) e tablet, la scelta obbligata è il modello “Ipega PG-9023” che interagisce con lo smartphone in Bluetooth ed offre, di suo, oltre a tutti i controller del caso, anche una batteria extra da 380 mAh.

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