USA, bimbo mangia torta senza permesso: picchiato a morte

Nel Maryland (USA) un bambino è stato picchiato a morte dal compagno della madre per aver mangiato una fetta di torta senza permesso. Il piccolo era già stato torturato in passato, ma la donna aveva sempre coperto il fidanzato, arrivando a causare la morte del figlio

USA, bimbo mangia torta senza permesso: picchiato a morte

Un’assurda tragedia è avvenuta lo scorso martedì nel Maryland (Stati Uniti), ed ha avuto il suo triste epilogo domenica: un bambino di nove anni è stato selvaggiamente picchiato a morte dal fidanzato della madre, ed è deceduto cinque giorni dopo le terribili sevizie che l’uomo gli aveva inflitto, aiutato anche dalla connivenza della donna che aveva tentato in ogni modo di proteggere l’amante persino davanti ai poliziotti.

Il movente dell’aggressione è talmente assurdo da risultare agghiacciante: il piccolo, spinto dalla golosità, aveva mangiato una fetta di torta di compleanno senza prima chiedere il permesso. Ciò ha scatenato la terribile ira del fidanzato della madre, il quale ha afferrato il bambino e l’ha ammanettato al letto, per poi infierire brutalmente su di lui fino a ridurlo in fin di vita.

La madre della vittima era assente al momento dell’aggressione, ma una volta tornata a casa, ha trovato l’ambulanza ad aspettarla di fronte a casa sua. Incredibilmente la donna ha deciso di difendere il proprio convivente, anche dopo che quest’ultimo aveva massacrato suo figlio, allontanando il personale medico ed affermando che il bimbo era solo “un po’ congestionato”, e che non ci fosse bisogno di alcun ricovero ospedaliero (attraverso il quale sarebbe poi scattata l’automatica denuncia).

Dopo qualche ora però le condizioni del bambino si sono aggravate, ed ha smesso di respirare. A quel punto la donna è stata costretta a ricontattare i soccorsi,e  far ricoverare la vittima presso l’ospedale pediatrico Hagerstown, dove però è arrivata in condizioni già critiche. I medici hanno provato a fare quanto fosse in loro potere per salvare la vita al bambino, ma purtroppo la morte è sopraggiunta domenica scorsa, al termine di una lunga agonia.

La notizia è stata data dal Washington Post, mentre l’emittente ABC ha poi reso noto che i medici hanno riscontrato contusioni multiple sul corpo del piccolo, presenti su tutte le zone del corpo: dai glutei alle orecchie, al viso, all’addome, alla colonna vertebrale; alcune di queste erano in fase di guarigione, il che significa che il bambino subiva di frequente maltrattamenti, violenze ed abusi.

L’omicida, Robert Leroy Wilson, ha 30 anni ed era già stato incriminato in passato per aggressione e violenze domestiche. Tuttavia l’uomo era rimasto in libertà, ed ora l’uomo dovrà rispondere dell’omicidio del bambino. Non sono stati ancora resi noti invece i capi d’imputazione che verranno attribuiti alla madre, responsabile di non aver mai denunciato gli abusi del convivente sul figlio, coprendo i crimini in ogni modo fino all’ultimo; fino a quando non è infine sopraggiunta la morte a “salvarlo” dall’orrore.

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