Una terribile infezione l’ha ridotta così. Ma ora è tornata a vivere

Aimee Copeland è una ragazza di 28 anni che nel 2012 fu vittima di una terribile infezione. La giovane riuscì a sopravvivere, ma ne uscì gravemente menomata. Oggi però le sue foto sono un inno alla vita.

Una terribile infezione l’ha ridotta così. Ma ora è tornata a vivere

Quando Aimee Copeland aveva 24 anni, la sua vita sembrava quasi uno di quei film romantici nei quali la protagonista di turno ha praticamente tutto ciò che si possa chiedere per essere felici: intelligenza, bellezza, un fidanzato innamorato e premuroso con il quale stava insieme oramai da cinque anni ed una carriera praticamente assicurata, grazie al master in psicologia che stava brillantemente portando a termine.

aimee copeland prima

Poi però qualcosa non andò per il verso giusto, e la sua strada prese una direzione tanto inaspettata quanto tragica. E la colpa fu tutta di una semplice infezione apparentemente innocua. Era una normale giornata di sole ed Aimee stava calandosi lungo una teleferica, quando improvvisamente il cavo d’acciaio che la stava sorreggendo si spezzò.

L’altezza fortunatamente non era particolarmente elevata e come conseguenza diretta della brutta caduta la 24enne rimediò solamente una ferita al polpaccio (pur estesa a sufficienza da richiedere 22 punti di sutura), oltre ad un enorme spavento. Niente di grave dunque, tutto sembrava presagire solo un semplice incidente di percorso.

Ancora non sapeva, Aimee, che quel giorno sarebbe stato l’anno zero del suo orrendo calvario. Nei due giorni successivi infatti la ragazza si ripresentò al cospetto dei medici lamentando dolori crescenti, ma nonostante le sue rimostranze questi le prescrissero una cura a base di antibiotici, antidolorifici e la rispedirono a casa.

Fu un peccato di leggerezza che finì col costare carissimo alla 24enne, poiché tre giorni più tardi Aimee Copeland perse conoscenza, e solo una corsa forsennata all’ospedale permise ai suoi amici di salvarle la vita. Il peggio però doveva ancora arrivare, poiché la diagnosi dei dottori fu impietosa: fascite necrotizzante.

Si tratta di una rara infezione che colpisce gli strati sottocutanei più profondi, ed è in grado di diffondersi in maniera tanto rapida quanto letale alle parti molli del tessuto connettivo, mandando letteralmente in decomposizione il corpo di una persona dall’interno; le possibilità di sopravvivenza sono del 27%, ed anche in caso di guarigione, spesso i danni subiti sono irreparabili.

La ragazza venne trasportata d’urgenza presso il JMS Burn Center di Augustus (Georgia, USA), il più grande centro per patologie infettive della zona, dove i medici si videro costretti ad amputarle immediatamente la gamba sinistra. Ma il calvario della 24enne non finì lì, perché più tardi i dottori furono costretti a rimuovere anche parte del suo addome, oramai composto da tessuti necrotizzati, ed infine ad amputarle anche il piede destro ed entrambe le mani.

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A poco a poco Aimee riuscì a realizzare che la sua vecchia vita era finita, per sempre. E da quel giorno per lei iniziò una nuova esistenza. Dopo due mesi di riabilitazione alla ragazza fu permesso di tornare a casa, e dovette imparare nuovamente a replicare tutti i più comuni e scontati gesti quotidiani avvalendosi del supporto delle protesi.

aimee copeland

Non si tratta solamente di spazzolarsi i capelli o lavarsi i denti, ci sono milioni di gesti quotidiani che siamo abituati a dare per scontati, e che non potevo più fare” ha spiegato lei, raccontando che “Ci sono stati giorni in cui avrei voluto solamente piangere ed urlare, era frustrante, odiavo dover avere bisogno sempre di un aiuto esterno anche per le cose più semplici“.

Per tutta la vita non hanno fatto che ripetermi che ero bellissima. Mi sentivo bene con me stessa quando mi guardavo allo specchio. Beh, dopo l’incidente, non si poteva più trovare un singolo specchio all’interno di tutto l’ospedale. E c’era una ragione per questo“.

Anche la sua relazione con Ben, il suo fidanzato storico, risentì di quel radicale cambiamento dovuto alle conseguenze della tremenda infezione. Poco tempo dopo infatti i due si separarono: “Era molto difficile per lui riuscire ad accettare cosa mi era accaduto, e fare i conti con questo è stato persino più difficile che perdere i miei arti. Ero convinta che avremmo passato tutta la vita insieme“.

Così non fu: Aimee e Ben si lasciarono nel dicembre del 2014. Ma ciò che risulta più incredibile di tutta questa vicenda, è che lei riuscì a reagire a tutto questo, ed a ritrovare nuovamente l’amore per la vita. A partire proprio dal tornare a coltivare le relazioni sociali. Così conobbe Stephen, un insegnante di inglese di 26 anni, grazie ad un sito di incontri.

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Ora Aimee Copeland ha portato a termine il master in psicologia, ha imparato a convivere con il suo nuovo corpo e viaggia continuamente in tutti gli Stati Uniti, tenendo conferenze per aiutare altre persone che hanno dovuto subire amputazioni. “Sono giovane, innamorata e sento di nuovo come se avessi il mondo ai miei piedi” ha concluso lei, oggi 28enne. Al termine della sua agghiacciante Odissea Aimee è finalmente tornata a vedere la luce, anche se sa che la sua vita non sarà mai più come prima. Ma adesso è riuscita ad accettarlo, ed a trovare comunque ben più di un motivo per continuare ad essere felice.

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