Tunisia: arrestata la mente dell’attentato al Museo del Bardo

Secondo le dichiarazioni del Presidente tunisino Beji Caid Essebsi, è stato identificato e tratto in arresto il leader della cellula terroristica che ha compiuto la strage al Museo del Bardo lo scorso 18 Marzo. Uno degli attentatori è ancora a piede libero

Tunisia: arrestata la mente dell’attentato al Museo del Bardo

E’ stato arrestato il leader della cellula terroristica che, lo scorso 18 Marzo, ha preso d’assalto il Museo del Bardo di Tunisi, uccidendo in tutto 22 persone tra le quali sono stati identificati quattro cittadini italiani. A riferirlo è stato quest’oggi Rafik Chelli, Segretario di Stato del Ministero dell’Interno, citato dal quotidiano locale Al Maghreb. La cellula, stando alle parole rilasciate alla stampa da Rafik Chelli, era composta da 16 jihadisti, due dei quali erano tornati in Tunisia dopo aver combattuto per lo Stato Islamico in Siria. Il Segretario di Stato non ha tuttavia reso noto il nome del leader del gruppo terroristico, né ha fatto menzione di dove sia attualmente detenuto.

Gli stessi esponenti dell’Isis, in seguito alla strage al Museo del Bardo, avevano rilasciato una registrazione vocale nella quale affermavano la paternità dell’attentato, sebbene gli analisti non abbiano ancora confermato ufficialmente l’effettiva impronta dello Stato Islamico dietro all’operato del commando che aprì il fuoco al museo. L’arresto del capo della cellula è solamente dell’ultimo tassello di un intricato mosaico, che comprende tra l’altro la “pulizia ai piani alti” della sicurezza locale operata dal Premier Habib Essid, e l’ondata di arresti a seguito dell’attentato, con una ventina di sospettati fermati nel corso dei giorni immediatamente seguenti all’accaduto.

Il Presidente tunisino Beji Caid Essebsi aveva dichiarato, nella mattina dello scorso 22 Marzo, che dei tre jihadisti coinvolti nella strage, uno era riuscito a fuggire e risulta essere tuttora latitante (gli altri due membri del commando sono invece stati uccisi sul posto dalle forze di sicurezza tunisine). L’attentato è stato il più sanguinoso mai compiuto finora sul suolo tunisino. Nel frattempo, nella giornata di ieri è andata in scena la cerimonia pubblica per la riapertura del Museo del Bardo, sebbene la struttura non sia ancora accessibile ai turisti per motivi di sicurezza. Si presume che esso possa riaprire ufficialmente i battenti al grande pubblico nel corso di domenica prossima, il 29 Marzo.

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