Sfocia nel sangue la rivolta dei cowboy in Oregon

Il tragico bilancio è di un morto e sei feriti. Il blitz dell'FBI per liberare gli edifici occupati nel parco nazionale si è concluso con una sparatoria. Va comunque avanti la rivolta dei cowboy.

Sfocia nel sangue la rivolta dei cowboy in Oregon

E’ stata ribattezzata dai media americani come ‘la rivolta dei Cowboy‘ ciò che sta accadendo in Oregon. I ‘mandriani’ americani, ormai da diverse settimane, protestano contro il divieto del governo di poter pascolare le proprie mandrie sulle terre federali. La protesta era stata abbastanza pacifica fino alle ultime ore, quando ad un posto di blocco un uomo disarmato è rimasto ucciso.

E’ finito in manette il leader della protesta dei cowboy, Ammon Bundy, che ormai da 25 giorni, insieme a sei militanti del movimento, occupava un ufficio federale situato all’interno di una riserva naturale, precisamente il quartier generale del Malheur National Wildlife Refuge, in Oregon.

La morte dell’uomo, stando a quanto riferiscono le forze dell’ordine, sarebbe avvenuta durante una sparatoria, scaturita dal degenerare di un posto di blocco durante il quale sarebbero partiti alcuni colpi di arma da fuoco. Infatti ieri, dopo quasi un mese di assedio da parte degli agenti dell’FBI, si è deciso di intervenire quando i fratelli Bundy hanno dovuto lasciare il lopro rifugio per andare ad un incontro con dei sostenitori del movimento.

Dopo questo episodio, si teme che la protesta possa degenerare sfociando ancora di più nella violenza e nel sangue. L’uomo rimasto ucciso nella sparatoria sarebbe LaVoy Finicum, uno dei miliziani attivisti del movimento; al momento l’attenzione delle autorità sull’accaduto è ai massimi livelli, al fine di evitare sommosse. Sono in molti, infatti, che protestano e che prendono parte a questa rivolta che va avanti ormai da un bel pò di tempo ed interessa molti Stati, dall’Oregon al Nevada, che accusano il governo federale, ossia Washington, di vietare agli allevatori la libertà di poter pascolare le proprie mandrie all’interno delle terre federali e di poter cacciare all’interno delle riserve naturali.

Nonostante il capo della rivolta sia stato arrestato, insieme ai suoi più stretti collaboratori, il suo posto sembra essere stato ricoperto nelle ultime ore dal padre, Clive Bundy, un allevatore del Nevada già protagonista nel 2014 di scontri simili contro il governo. L’opinione pubblica è – compatta – al fianco della famiglia dell’uomo rimasto ucciso; nei prossimi giorni si potranno avere ulteriori sviluppi.

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