Scott e Mark Kelly: i Gemelli spaziali non sono più identici

Dopo 340 giorni trascorsi in orbita il Dna di uno dei gemelli si è modificato, mentre quello del gemello rimasto a terra non ha subito cambiamenti. I risultati di questo studio serviranno all'uomo per sbarcare su Marte entro il 2030.

Scott e  Mark Kelly: i Gemelli spaziali non sono più identici

Dopo quasi un anno trascorso in orbita sulla Stazione Spaziale Internazionale, il Dna dell’astronauta americano Scott Kelly ha subito dei cambiamenti.

Ad indicarlo sono i risultati preliminari riferiti alla missione della Nasa alla quale l’uomo ha partecipato, messi a confronto con i parametri vitali ed il materiale genetico del fratello gemello Mark.

Mark, rimasto sulla Terra, è il fratello gemello monozigote di Scott ed è anche lui un astronauta. Andato nello Spazio per la prima volta nel dicembre 2001, due volte comandante dello Space Shuttle, nella sua ultima missione, nel 2011, alla guida dello shuttle Endeavour, ha collaborato anche con l’astronauta italiano Roberto Vittori.

I dati sono molto recenti, appena estrapolati, e la parte più complessa della loro lettura è comprendere quali delle variazioni osservate siano state provocate dall’anno trascorso in assenza di gravità e quali da cambiamenti naturali.  

Le variazioni di Scott risultano essere più amplificate e potrebbero essere dovute allo stress causato da una dieta a base di cibo liofilizzato e dal dormire in assenza di gravità.

Altri cambiamenti riguardano invece le strutture che si trovano alle estremità dei cromosomi, i cosiddetti “telomeri”, note per essere associate alla longevità. Contro ogni aspettativa in Scott, durante il volo spaziale, queste strutture si sono allungate rispetto a quelle del gemello.

Si tratterebbe dunque della conferma di come l’ambiente possa influenzare i geni e di come l’allungamento dei telomeri potrebbe essere stato un meccanismo di difesa delle cellule, attivato in risposta al forte stress subito dal gemello in orbita.

Dopo il ritorno sulla Terra, la lunghezza dei cromosomi di Scott è tornata normale.

Gli scienziati sono ancora cauti nell’indicare le cause dei cambiamenti osservati e lo studio sui gemelli Kelly (quello che viene denominato “Twin Study”) durerà ancora altri quattro anni.

Questo programma è infatti una ricerca senza precedenti e fornirà elementi preziosi per organizzare i futuri lunghi viaggi per Marte senza rischi per gli astronauti, con la finalità di sbarcare, intorno al 2030, sul Pianeta Rosso.

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