Polonia, trovato treno dell’oro usato dai nazisti. Ministro conferma

Varsavia ha confermato il ritrovamento del treno usato dalle truppe di Hitler nel 1945 per trasportare i preziosi trafugati. Il ministro però specifica di non sapere cosa effettivamente c'è dentro.

Polonia, trovato treno dell’oro usato dai nazisti. Ministro conferma

VARSAVIA – Pare che a distanza di tanti anni sia riaffiorato il treno dell’oro dei nazisti. A dare la quasi conferma sono state le autorità polacche, e il viceministro della cultura Piotr Zuchowski in una conferenza stampa ha detto: “È sicuro al 99 per cento”. Il viceministro però ha anche precisato di non sapere cosa ci sia esattamente dentro al convoglio.

Da molti decenni però si parla di cosa ci fosse sui vagoni nelle ultime fasi della Seconda guerra mondiale: pare infatti che le truppe di Hitler lo caricarono con oro e oggetti preziosi che erano stati sottratti in Polonia. E’ quello che sostengono numerosi studiosi e collezionisti, che parlano di una spedizione risalente al 1945. Purtroppo le tracce del treno si persero poco dopo la partenza da Breslava mentre i nazisti erano in procinto di salvarsi dall’attacco dell’Armata rossa che avanzava da oriente.

Da allora di quel convoglio non si seppe più nulla e divenne un treno fantasma. Almeno fino a qualche giorno fa, quando un tedesco e un polacco hanno detto di averlo localizzato a Walbrzych, una cittadina situata ai confini con la Repubblica ceca. Anche il sindaco ha confermato le parole dei due uomini e ora si attende il riconoscimento da parte del governo polacco.

Il ministro Zuchowski. ha dichiarato di aver visionato delle fotografie geo-radar del treno su cui è stato possibile individuare delle piattaforme e dei cannoni. E il ministro Zuchowski ha aggiunto:  “Probabilmente contiene materiale militare, oggetti preziosi, opere d’arte o archivi”. A rivelare il luogo dove si trovava il treno è stato un uomo che ha partecipato all’azione di occultamento nel 1945. I due ricercatori che hanno raccolto la testimonianza hanno chiesto il 10 per cento del valore del “tesoro” in cambio delle informazioni e potrebbero anche ricevere una quota sotto forma di premio da parte del ministro della cultura. 

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