Poliziotti ubriachi travolgono e uccidono panettiere

A Parigi due poliziotti ubriachi, di ritorno da una festa in discoteca, hanno bruciato un semaforo travolgendo un furgone ad altissima velocità. Il conducente, un panettiere, è stato sbalzato fuori per il violento impatto, ed è morto in seguito alle ferite riportate

Poliziotti ubriachi travolgono e uccidono panettiere

In Francia, due poliziotti hanno ucciso un uomo dopo aver bruciato un semaforo rosso; entrambi gli agenti erano ubriachi. La vicenda è accaduta la scorsa notte in quel di Parigi nella zona di Sebastopol, ed ha avuto come protagonisti i due membri delle forze dell’ordine, alla guida di un’automobile civetta, ed un panettiere, presumibilmente impegnato nell’attività lavorativa visto che il tutto si è consumato proprio quando stavano per affiorare le prime luci del mattino. Secondo le prime ricostruzioni, citate dall’emittente televisiva BFM, l’incidente sarebbe infatti avvenuto attorno alle 4:00.

Stando alle ricostruzioni degli inquirenti, i due poliziotti erano pesantemente ubriachi, e stavano tornando da una nottata di baldoria passata in una discoteca locale, nella quale era stata organizzata una festa. Inebriati dai fumi dell’alcool, i due si sono messi alla guida di una vettura sprovvista di lampeggiante e di sirena, procedendo ad altissima vel0cità lungo le strade della capitale transalpina, fino a quando non si sarebbero trovati di fronte ad un semaforo rosso.

I poliziotti, un brigadiere capo ed un tenente della sezione anticrimine delle banlieue, avrebbero a quel punto deciso di tirare dritto, senza rispettare lo stop. Una decisione che risulterà fatale per il panettiere, che proprio in quel momento stava attraversando la strada con il suo furgone: l’urto è stato talmente violento che la vittima è stata sbalzata al di fuori dell’abitacolo, travolto dalla folle corsa dell’auto civetta.

A nulla sono valsi i soccorsi: il panettiere è deceduto in seguito alle terribili ferite riportate. I poliziotti indagati per l’omicidio sono stati immediatamente posti in stato di fermo. Agli inquirenti non rimane ora che confermare le dinamiche dell’accaduto, che sembrano tuttavia essere già piuttosto chiare.

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