“Durante il pontificato di Francesco la Chiesa cattolica non ha fatto nulla per metter fine agli abusi sui bambini da parte del clero”, ha dichiarato Peter Saunders al quotidiano Bbc Mundo. “E lui è parte del problema”, ha aggiunto l’ex membro della Commissione del Vaticano contro la pedofilia.
Gli esperti dicono che, per queste dichiarazioni, la Commissione Pontificia per la Protezione dei Minori, il gruppo creato per affrontare il problema, avrebbe chiesto a Saunders di prendersi un periodo di “riposo”.
Il britannico, anche lui vittima degli abusi da parte di un sacerdote, è entrato a far parte della commissione l’anno scorso, diventando fin da subito la sua voce più critica, ed ora la commissione ha stabilito il suo allontanamento. Ma pare che l’annuncio non abbia colto Saunders di sorpresa: “Sono sempre stato una spina nel fianco del Vaticano dal primo momento nel quale mi sono unito alla commissione” ha detto.
Il direttore dell’ufficio stampa della Santa Sede, Greg Burke, ha rifiutato di commentare le dichiarazioni di Saunders, ma ha voluto specificare che la commissione non si dedica a risolvere casi specifici, ma a cercare la forma istituzionale per proteggere i bambini; e ha anche aggiunto che negli ultimi anni sono stati espulsi 880 sacerdoti accusati di abusi sessuali su minori. Ma Saunders sostiene che, in realtà, la commissione non sarebbe altro che una trovata politica per salvare la faccia della Chiesa davanti ai ripetuti scandali legati alla pedofilia.
Saunders racconta che la commissione è formata da 70 membri geograficamente sparsi in tutto il mondo, cosa che rende difficile che possano riunirsi fisicamente per deliberare e prendere decisioni: lo fanno due volte all’anno, “troppo poco per essere efficace”. Secondo lui, se le intenzioni del Vaticano fossero seriamente dirette a metter fine ai vergognosi abusi sui bambini, i quattro membri della segreteria della Commissione dovrebbero essere totalmente indipendenti e non persone fedeli alla Chiesa cattolica e l’organismo dovrebbe avere la sua sede a Roma e non all’interno del Vaticano, in modo da essere più accessibile ai cittadini.
Oltretutto, l’idea della Commissione contro gli abusi non sarebbe neppure di Papa Francesco, ma dell’arcivescovo di Boston, Sean Patrick O’ Malley, che nel 2013 presentò il suo progetto dopo essersi reso conto del “denaro che la diocesi di Boston stava perdendo per via dello scandalo legato alla scoperta di decine di preti pedofili”. L’ex membro della commissione insiste sul fatto che Papa Francesco non si è assolutamente compromesso con il tema. “Da quando Francesco è Papa, la Chiesa non ha fatto nulla in termini di protezione dei minorenni. E lo stesso Papa non ha fatto nulla per metter fine agli abusi”, ha così concluso Sanders la sua intervista con Bbc Mundo.