Ong olandese offre gratis pillole abortive per donne infette dal Zika

In un clima di allarme per la crescita esponenziale dei casi di microcefalia presumibilmente legati al Zika contratto in gravidanza, una Ong olandese ha deciso di offrire gratuitamente le pillole abortive alle donne infette dal virus.

Ong olandese offre gratis pillole abortive per donne infette dal Zika

In un clima di allarme e di scarse conoscenze, una Ong olandese ha deciso di offrire gratuitamente pillole per un aborto farmacologico sicuro alle donne gravide che siano state infettate dal virus Zika. Il virus, che continua a diffondersi attraverso l’America ad un ritmo allarmante, è relativamente innocuo se non viene contratto durante la gravidanza, quando al contrario è molto alto il rischio di malformazioni congenite nel feto, in particolare di microcefalia, una condizione neurologica che impedisce lo sviluppo del cervello nei neonati.

Anche se ancora non è stato ufficialmente confermato il legame tra il virus Zika e la microcefalia, è certo che i casi di questa patologia sono aumentati in maniera esponenziale dall’arrivo in America Latina della malattia provocata dalla zanzara Aedes aegypti, causa anche del dengue e della febbre gialla. Il Brasile è il Paese di questo continente con più casi di microcefalia riferiti negli ultimi mesi e nel quale sono stati registrati i primi casi di questo virus, che è endemico nell’Africa occidentale.

Allarmata dalla situazione, l’organizzazione olandese Women on web ha chiesto al governo brasiliano di non intercettare i pacchetti contenenti le pillole da loro inviate, per lo meno nel periodo dell’epidemia del Zika.  In Brasile, infatti, l’aborto è consentito solo in caso di stupro e di rischio di vita della madre. “Il virus del Zika si sta espandendo nella maggior parte dei Paesi dove l’aborto è molto limitato”, ha spiegato la fondatrice e direttrice di Women on web, Rebecca Gomperts. La loro principale preoccupazione, come organizzazione, è la salute e la vita delle donne, e temono che questa situazione possa provocare un aumento degli aborti insicuri.

Gomperts ha spiegato che le donne che temono che il loro figlio nasca con microcefalia possono collegarsi al sito Women on Web per una consulenza in linea gratuita. Il sito, creato nel 2005 per sostenere l’accesso all’aborto sicuro in tutto il mondo, è disponibile in diverse lingue, incluso inglese, spagnolo e francese. Dopo aver compilato un questionario in linea e, se non ci sono controindicazioni, vengono inviate le pillole di mifepristone (RU486) e misoprostol, che provocano l’interruzione della gravidanza in maniera non chirurgica. E’ indispensabile però il rispetto di tre condizioni fondamentali: vivere in un Paese in cui l’accesso all’aborto sicuro è limitato, una gravidanza di meno di 9 settimane e non soffrire di nessuna grave patologia.

L’organizzazione Mondiale della Sanità ha riconosciuto lunedì che il virus Zika, trasmesso dalla puntura delle zanzare, è il principale sospettato di un anormale aumento dei casi di microcefalia in Sud America ed ha invitato tutti i Paesi a collaborare per tenere sotto controllo il numero dei contagi. Di conseguenza, l’OMS ha dichiarato di esser davanti ad un’emergenza sanitaria di rilievo internazionale.

Continua a leggere su Fidelity News