Mezzo mondo, attualmente, si sta chiedendo come sia stato possibile che gli inglesi abbiano votato per l’uscita dall’Unione Europea (con una percentuale del 51,9%). Secondo quanto spiegato da Google, nemmeno gli stessi sudditi di Sua Maestà la regina sanno spiegarselo e, anzi, cercano di capirlo tramite internet (“nnamo bene”!).
Ad urne chiuse, erano le 2.28 di venerdì 24 Giugno, l’account twitteriano @GoogleTrends ha segnalato che gli inglesi hanno iniziato a chiedersi massicciamente (+250%) cosa sarebbe successo se fossero usciti dall’Unione Europea (letteralmente, la chiave di ricerca in questione è stata “what happens if we leave the EU”). Qualche brividino venuto, magari, con l’arrivo dei primi dati veri? Probabilmente.
Nelle medesime ore, secondo Google, gli inglesi sono stati assaliti anche da altri dubbi più che legittimi (ancorché tardivi). Il primo di essi ha riguardato la sorte dei lavoratori stranieri immigrati in terra britannica (resteranno, avranno assistenza?) ma non meno importante è stata la query per verificare se davvero (come diceva l’ex sindaco conservatore di Londra Boris Johnson) sarebbero finiti al servizio sanitario nazionale tutti i soldi risparmiati per Bruxelles. Per non parlare della sterlina: tra Scozzesi e Gallesi, sono stati i nord irlandesi quelli che si sono chiesti maggiormente se la sterlina avrebbe perso potere d’acquisto in caso di Brexit.
Agghiacciante, poi, è quello che è emerso dalle ricerche locali. I cittadini della seconda città inglese per grandezza, Birmingham, sono andati a cercare – su Google – cosa fosse la Brexit: quasi peggio dei cittadini della City di Londra che, nelle medesime ore post voto, cercavano di capire “chi potesse votare al referendum”.
Ormai, comunque, la frittata è fatta e si tratta di correre ai ripari. Come? Date un’occhiata alle ricerche sempre emerse da Google. Tantissime persone pensano di fare incetta di oro (+500%), mentre qualcuno pensa di scappare a Gibilterra (+680%), o di chiedere il passaporto irlandese (+100%)!