Ne pubblicano le foto da piccola. Teenager denuncia i genitori

Sempre più spesso i genitori pubblicano, sui social network, le foto dei propri pargoli nel mentre crescono. Attenzione: oltre a poter essere pericolosa, tale prassi potrebbe, in futuro, anche avere spiacevoli epiloghi legali. Come accaduto in Austria...

Ne pubblicano le foto da piccola. Teenager denuncia i genitori

Da quando è nato Facebook, i genitori hanno preso la brutta abitudine di pubblicarvi le foto dei propri pargoli in tenera età. Eppure la prassi in questione è stata sconsigliata da più parti: gli psicologi ritengono che, diventati giovani adulti, alcune persone potrebbero avere difficoltà ad accettare l’identità digitale rappresentata dalle loro foto di bambino, mentre le forze dell’ordine sostengono che le foto relative ai bambini, una volta messe online, potrebbero facilmente finire nei siti pedopornografici. In verità, vi è un altro motivo per cui è bene non pubblicare le foto di bambini: questi ultimi, infatti, assurti alla maggiore età, potrebbero denunciarvi, proprio come accaduto in Austria in questi giorni...

A narrare l’episodio è stato il settimanale mittleuropeo “Die Ganze Woche” che ha raccontato la storia di una ormai 18enne ragazza della Carinzia (zona meridionale dell’Austria), che è stata costretta a denunciare i genitori per violazione della sua privacy e dei suoi diritti alla protezione dei dati personali.

I fatti sono noti. La combattiva fanciulla in questione (rimasta anonima per sua scelta), verso i 14 anni, si è iscritta a Facebook ed ha notato che, nel corso del tempo, a partire dal 2009 quando aveva solo 11 anni, i suoi genitori avevano pubblicato qualcosa come 500 foto di lei, ritratta nei momenti più intimi ed imbarazzanti possibili: nello specifico, sostiene la ragazza, i suoi genitori – senza limite o vergogna alcuna – avevano persino rese noto (ai loro 700 amici virtuali) le istantanee in cui le si cambiava il pannolino, imparava a fare i bisognini nel vasino, o dormiva nuda nel lettuccio. 

Ovvio che prima di adire le vie legali, la ragazza ci ha pensato bene e le ha provate tutte perché i genitori cancellassero quelle foto: eppure, suo padre – secondo il racconto che ne fa “Die Ganze Woche” – si era sempre rifiutato adducendo la motivazione che lei era sua figlia (all’epoca, minorenne) e che quelle foto costituivano una sorta di album virtuale da mostrare agli amici, alla stregua di come – un tempo – di faceva con quelli cartacei. 

Stando così le cose, alla ragazzina austriaca non è rimasta altra soluzione che attendere i 18 anni e, come puntualmente ha fatto, citare in tribunale i propri genitori (ora vive con 2 amiche): questi ultimi, secondo l’avvocato che si occupa della causa, se ritenuti colpevoli nel processo che si terrà a Novembre, oltre a dover rimuovere le foto incriminate, potrebbero dover scucire una multa bella salata che potrebbe andare dai 3 mila ai 10 mila euro

Non è la prima volta che episodi del genere accadono in Europa e diversi paesi del Vecchio Continente si sono già attrezzati per l’occasione: la Francia, per dirne una, prevede sino a 1 anno di carcere ed una multa di 45 mila euro per chi pubblica foto altrui (di minori, di maggiorenni, persino di familiari) senza l’esplicito consenso dei soggetti coinvolti. Da noi, invece, la pubblicazione illecita può comportare la rimozione della foto, una multa di 516 euro, ed il carcere (da 6 mesi a 3 anni in casi di diffamazione). 

Facebook, dal canto suo, consiglia sempre di pubblicare per lo più foto inerenti se stessi perché pubblicare foto in cui vi siano altre persone (a meno che non siano VIP o foto di eventi pubblici) equivale a renderne noto il volto e, in quel caso, bisognerebbe avvertire la persona coinvolta preparandosi a rimuoverne la foto nell’eventualità che ciò venisse richiesto.

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