Lituano uccide la figlia senza pietà: "Piangeva troppo"

In Inghilterra, un padre lituano di 26 anni ha ucciso la figlia di pochi mesi massacrandola di botte, a causa dei suoi pianti ininterrotti: "Cambiarle i pannolini era come fare la guerra"

Lituano uccide la figlia senza pietà: "Piangeva troppo"

Un’orribile vicenda aveva sconvolto il Regno Unito nella scorsa primavera: Tomas Driukas, 26enne lituano residente in Inghilterra, aveva barbaramente massacrato di botte la figlioletta Deimante, di soli cinque mesi. Il fatto risale al 1° Aprile 2015, quando la bambina venne condotta presso il Birmingham Children’s Hospital in gravissime condizioni. Deimante faticava a respirare, e morì poco più tardi quello stesso pomeriggio.

La causa del decesso fu un’inarrestabile emorragia cerebrale. Ma come se ciò non bastasse a far montare l’orrore, i medici scoprirono ben presto che non era la prima volta in cui la piccola veniva sottoposta ad orribili violenze di quel genere. In quel frangente però, il suo fisico non era stato più capace di reggere le botte.

Dall’autopsia è infatti emerso che Deimante, nonostante fosse al mondo da appena una ventina di settimane, non presentava solo i segni di una grave emorragia al cervello che aveva interessato anche gli occhi, causando la sua morte: furono evidenziate anche 26 distinte fratture alle costole, risalenti a periodi diversi, anche fino a decine di giorni prima dell’evento traumatico che determinò il suo decesso.

Il 26enne lituano è stato subito accusato di omicidio e di lesioni gravissime. L’uomo si era trasferito in Inghilterra nel 2010, insieme alla compagna Renata Braskyte, e proprio quest’ultima non ha mancato di difenderlo in trubinale, affermando che il giovane non avrebbe mai potuto fare del male alla loro bambina.

I fatti hanno però evidenziato il contrario, e Renata (23) è stata accusata di aver permesso all’uomo di massacrare la piccola Deimante impunemente, fino a causarne la morte. Il QC Jonas Hankins ha affermato che: “La natura delle lesioni è un indicatore significativo del fatto che (Tomas Driukas) intendesse causare gravi danni. Queste ultime sono coerenti con un comportamento impaziente ed ostile nei confronti di una bambina“.

La stessa Renata ha confessato che la piccola, nata prematura, piangeva molto durante tutto l’arco della giornata. Nel corso degli interrogatori, il 26enne lituano è invece arrivato ad affermare che: “Cambiarle i pannolini era come fare la guerra“. Si stima che il processo durerà ancora per diverse settimane, sebbene stando alle prove raccolte dagli inquirenti, il verdetto sembri di fatto già scritto.

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