Gli scienziati della NASA hanno dichiarato che quando la sonda Voyager 2 ha trasmesso un messaggio incomprensibile i suoi sistemi erano perfettamente funzionanti.
La storia della sonda Voyager 2 ha inizio nel lontano 1977, è stata l’unica navicella a transitare vicino ad Urano, Nettuno ed a approdare su Giove e Saturno. Dopo 33 anni è giunto un messaggio in una lingua sconosciuta. Kevin Baines della NASA ha dichiarato: “A circa 15 miliardi di chilometri dalla Terra, la sonda improvvisamente ha iniziato ad inviare dati in una lingua che non capiamo“.
Il sistema di comunicazione della sonda spaziale Voyager 2 è quindi mutato inespicabilmente. Alcuni componenti della trasmissione binaria sarebbero stati tramutati da 0 a 1. La NASA sospetta che il sistema di Voyager 2 possa essere stato hackerato. Lo scienziato tedesco Hartwig Hausdorf ritiene che la vicenda dovrebbe essere esaminata sotto molteplici aspetti, non escludendo a priori un possibile intervento extraterrestre: “Sembra quasi che qualcuno abbia riprogrammato la sonda, quindi non sappiamo davvero come stiano le cose”, ha commentato.
Attorno alle possibilità di una vita extraterrestre sono state spese innumerevoli parole, gli scettici ad oltranza negano fermamente ogni probabilità in antitesi con chi avalla, per esempio, le tesi di Zecharia Sitchin autore di molti libri sulla cosiddetta archeologia misterica, sostenitore della “teoria degli antichi astronauti“.
Un caso simile e controverso, che ha ricevuto numerose interpretazioni e spiegazioni non convalidate all’unanimità, è accaduto il 13 agosto del 2000. Nei pressi del radiotelescopio governativo di Chilbolton, nell’Hampshire, Inghilterra, apparve un enorme cerchio nel grano dalla difficile interpretazione. Il pittogramma sembrava la risposta al messaggio in codice binario trasmesso dal radiotelescopio di Arecibo nel 1974 da Frank Drake, scienziato e direttore di Arecibo, assieme all’astronomo Carl Sagan, nel tentativo di attivare una comunicazione con le stelle identificate come M13.
Il messaggio era una presentazione dell’umanità ad un’ipotetica civiltà aliena, indicando dati relativi al nostro sistema numerico, agli atomi base della vita terrestre, alla struttura del DNA umano, e a quella del nostro sistema solare, con la relativa posizione della terra. Furono inseriti anche i dati attinenti al radiotelescopio di Arecibo. L’ipotetica risposta degli extraterrestri contenuta nel cerchio nel grano riportava che abbiamo in comune il sistema binario, gli atomi base della vita con l’aggiunta del silicio, la struttura del DNA.