La Russia chiude la Piazza Rossa a Capodanno. Ecco perchè

Le autorità russe hanno annunciato che a Capodanno la Piazza Rossa resterà chiusa. Quest'anno i moscoviti non potranno festeggiare in questo luogo l'arrivo del nuovo anno. Il motivo della chiusura ha generato polemiche e sospetti

La Russia chiude la Piazza Rossa a Capodanno. Ecco perchè

La paura di nuovi attentati terroristici in stile Parigi sta paralizzando le capitali europee, alla vigilia del Capodanno: la Polizia Belga ha arrestato due jihadisti che presumibilmente preparavano un attacco terrorista per la notte di fine anno. Un timore che è arrivato anche a Mosca, ma che sembra volersi nascondere dietro una strana maschera di apparente tranquillità.

Secondo quanto riportato dal quotidiano britannico “The Telegraph”, le autorità russe hanno annunciato che il 31 dicembre prossimo la Piazza Rossa, il tradizionale luogo per salutare il nuovo anno, resterà chiusa. E il motivo sarebbe la registrazione del popolare programma “Light Blue”, che scandirà il conto alla rovescia la notte di Capodanno e verrà trasmesso in esclusiva dal primo canale della tv di Stato.

Una motivazione, però, che non convince: molti sostengono che questa misura sia in realtà il bizzarro tentativo della Russia di coprire il timore per le minacce terroristiche. Ad alimentare le polemiche anche le dichiarazioni dei responsabili del programma, che rivelano che non avevano intenzione di registrare proprio la notte di fine anno.

Si sospetta che il Cremlino voglia semplicemente minimizzare le minacce da parte dell’Isis, che ha giurato vendetta contro la Russia per la sua campagna a sostegno del presidente Bashar al-Assad in Siria. Il gruppo terroristico ha già rivendicato la responsabilità dell’attentato di fine ottobre di un aereo di linea russo nella località egiziana di Sharm-el Sheikh, nel quale sono morte 224 persone. “Chiudere la Piazza Rossa per tutti, a Mosca, è come chiudere Times Square a New York”, ha scritto l’analista Alexander Klyukin sul quotidiano Kommersant.

Nikolai Valuyev, un deputato della Duma di Stato, ha dichirato che molto probabilmente il divieto è legato a problemi di sicurezza. “Se stanno chiudendo, probabilmente hanno le loro ragioni. Considerando i recenti avvenimenti e l’aumento del rischio di terrorismo“, ha detto al quotidiano Komsomolskaya Pravda. Mentre Irina Khakamada, un altro politico russo, ha accusato i funzionari della città di consegnare all’Isil una vittoria di propaganda.

Continua a leggere su Fidelity News