Jake Bilardi: come un 18enne australiano può diventare un kamikaze jihadista

Fa riflettere la scelta di Jake Bilardi, 18enne originario di Melbourne, che ha deciso di sacrificare la sua vita nel nome di Allah, compiendo un attentato suicida a Ramadi, in Iraq. Ecco le parole del giovane riprese dal suo blog

Jake Bilardi: come un 18enne australiano può diventare un kamikaze jihadista

La notizia non è ancora confermata, ma sembra che Jake Bilardi, il diciottenne australiano conosciuto come il ‘jihadista bianco‘, sia morto in un attentato suicida, uno della serie coordinata che ha sconvolto Ramadi, nella provincia di Anbar, in Iraq. Il ragazzino vittima di bullismo, che avrebbe voluto fare il giornalista politico di mestiere, sembra aver compiuto questo gesto estremo.

La notizia, resa nota dall’apparato propagandistico dell’ISIS, viene così commentata da Julie Bishop, Ministro degli Esteri australiano: “Se la notizia dovesse essere confermata, questo sarebbe un altro tragico esempio di un giovane australiano tentato da una morte violenta e senza senso”Convertitosi all’Islam dopo la morte della madre, nel 2012, a metà dello scorso anno ha abbandonato la scuola ed è partito alla volta di Istanbul, per poi entrare in Siria ed arruolarsi nell’esercito dell’ISIS.

Inizialmente scambiato per inglese, nella casa del ragazzo sono stati rinvenuti diversi ordigni rudimentali, e le sue intenzioni erano già state messe in chiaro nel suo blog, poi rimosso, all’interno del quale l’ultimo post può essere forse esplicativo dei motivi che hanno spinto Jake Bilardi a prendere questa drastica scelta, intitolata ‘Da Melbourne a Ramadi: il mio viaggio’.

In questo post, Bilardi spiega come sia stato “studiando le invasioni e le occupazioni in Iraq e Afghanistan, che è nato il mio disprezzo per gli Stati Uniti e per i suoi alleati, tra cui l’Australia”. Inizialmente il giovane aveva pensato di attaccare Melbourne, per colpire consolati e obiettivi politico-militari, ma, temendo di essere rintracciato dai servizi segreti australiani, ha deciso di lasciare il Paese per compiere la sua ‘missione’ fuori dall’Australia.

Non soffermandosi in dettagli su come abbia fatto ad entrare in Siria, Jake Bilardi descrive l’ingresso nella città di Jarablus, nella provincia di Aleppo: “Tutto sembrava surreale, ero finalmente nel Califfato. In quel momento non ho potuto fare a meno di ricordare quando, pochi anni prima, mi dicevo che ci sarebbe stato un giorno in cui mi sarei battuto per rovesciare il sistema democratico. Quel giorno era arrivato”. E, prima di compiere l’attentato suicida, il giovane ha lasciato al suo blog il suo pensiero: “Ed è qui che mi siedo oggi, aspettando il mio turno per stare davanti ad Allah e sognando di essere tra le sue migliori creazioni nella sua Jannah”.

Continua a leggere su Fidelity News