Isis: la Francia dichiara guerra mentre Usa e Russia cercano intesa

E' notizia di poco tempo fa che la Francia ha deciso di dichiarare guerra all'Isis, mentre Usa e Russia stanno cercando un'intesa per fronteggiare sempre la minaccia del califfato.

Isis: la Francia dichiara guerra mentre Usa e Russia cercano intesa

E’ notizia di poco tempo fa che la Francia ha dichiarato guerra all’Isis, che ormai, come si sa, sparge terrore nel nord Africa come, ad esempio, in Siria e con attentati e tentativi, poi per fortuna scoperti e distrutti dalle varie forze di polizia dei diversi paesi interessati.

La Francia è stanca e oggi, ufficialmente, ha dichiarato guerra all’Isis con priorità di eliminare il capo di questa organizzazione di terroristi oppure di dimetterlo. Per chi non lo sapesse, si chiama Bashar Assad. Anche il Regno Unito si è reso partecipe di questa offensiva di Hollande, tanto che verrà dato supporto, come fece anche in passato. Queste operazioni, però, si svolgeranno solo via aria, non ci saranno dispiego di forze terrestri per cercare di neutarlizzare il nemico. Le operazioni si dovevano svolgere solo in Iraq ma si è dovuto anche spingere verso la Siria, per cercare di fermare il fenomeno dell’immigrazione sempre più in aumento, dando non pochi problemi ai stati costieri dell’Europa, in primis Italia e Grecia. Intanto, anche tra Russia e Stati Uniti potrebbe nascere un’intesa. Putin ha chiamato personalmente Obama per discutere dell’emergenza Isis però il primo si è detto prematuro schierare forze militari russe come una propria e vera guerra ora come ora perchè la Russia sta valutando altre opzioni a riguardo, anche perchè sono già schierate parte di truppe in Siria contro l’Isis. 

Come è possibile notare, l’Isis mobilita e spaventa molte nazioni, tanto che mobilitano molte forze militari con dispendio di forze. Ma perchè solo ora? Non si poteva stroncare tutto sul nascere per evitare tutto questo? C’erano altri problemi e bisognava pensare a quelli. A questo pensavano le autorità prima di tutto questo. Ora si pensa all’Isis e domani chissà. Comunque ora è meglio che tutti affrontino questa minaccia e che ne pongano fine a più presto.

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