Isis: in un nuovo video è un bambino a passare i coltelli al boia per la decapitazione

C'è anche un bambino di circa 10 anni nel nuovo video diffuso dall'Isis. Il piccolo passa i coltelli al boia per la decapitazione di 8 prigionieri. Sempre più spesso, infatti, l'Isis assolda bambini di ogni età per la sua causa

Isis: in un nuovo video è un bambino a passare i coltelli al boia per la decapitazione

L’Isis torna a far parlare di sé e lo fa mostrando un bambino di circa 10 anni intento a passare al boia i coltelli che gli serviranno per le decapitazioni.

La ferocia dello Stato Islamico non conosce fine e nell’ultimo video diffuso, che mostra ancora una volta atroci decapitazioni c’è un elemento in più a sconcertare. Non soltanto, infatti, viene annunciata la decapitazione di otto soldati siriani, catturati nella provincia di Hama, ma nelle immagini si vede chiaramente un bambino di circa 10 anni passare i coltelli al boia che si appresta a giustiziare i prigionieri.

Il video dura circa 4 minuti e mostra un miliziano con una tunica marrone, un turbante ed una barba lunga, con in braccio una mitraglietta e delle bandiere nere dell’Isis alle spalle. Su questo sfondo si appresta ad essere mostrata l’esecuzione dei prigionieri.

Ben presto, infatti, i condannati vengono mostrati nel video. Tutti con l’ormai tristemente nota tuta arancione e gli occhi bendati. Entrano in corteo e vengono portati al patibolo da alcuni miliziani a a volto scoperto.

Se già questa scena non fosse abbastanza raccapricciante ecco arrivare un bambino, presumibilmente di 10 anni, con in mano i coltelli che serviranno al boia per decapitare i malcapitati.

Il bambino li passa materialmente al boia per consentirgli di procedere con l’esecuzione. Un video ancora una volta cruento e molto forte, che ancora una volta mostra bambini assoldati dall’Isis per la propria causa e le proprie esecuzioni. Spesso, infatti, piccoli soldati anche in età più tenera rispetto al bambino mostrato in questo video, sono stati utilizzati anche come killer.

L’avanzata dell’Isis, quindi, non accenna a fermarsi. Non ci sono ostacoli nel suo cammino e purtroppo è sempre più copiosa la scia di sangue che lascia dietro di sé. A rendere tutto ancora più triste, adesso, anche l’utilizzo di bambini per i propri comodi.

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