Iraq, militanti Isis uccisi da un branco di cinghiali

Tre militanti dell'Isis sono stati uccisi da un branco di cinghiali, mentre preparavano un agguato a delle milizie anti Isis, sul monte Hamrin, vicino a Bagdad.

Iraq, militanti Isis uccisi da un branco di cinghiali

Un branco di cinghiali ha sbranato tre militari dello Stato islamico e ne hanno feriti altri cinque, nel corso della preparazione di un agguato contro le milizie anti-Isis. Gli uomini avevano creato un accampamento in montagna, a circa cinquantacinque chilometri da Kirkuk.

Bastava quindi un gruppo di cinghiali per mettere a tappeto un gruppo di militanti Isis, una vicenda che, se non avessimo la certezza della sua autenticità, avrebbe più che altro il sapore di una barzelletta. Ma così non è, ed ancora una volta è la natura stessa, in questo caso gli animali, a riequilibrare i rapporti di forza tra uomo ed ambiente, riportando tutto alle semplici e spietate leggi della natura.

A dare la notizia dell’incredibile attacco è stato Sheik Anwar al-Assi, capo delle briate locali, che ha confermato il fatto che gli uomini si erano rifugiati in montagna dopo la conquista della città di Hawija da parte dell’Isis, circa tre anni fa. Ma a presidiare l’area prima di loro, c’era un branco di cinghiali che, probabilmente infastiditi dalla loro presenza e movimenti, ha attaccato in massa il gruppo.

Secondo quanto riportato da una testata giornalistica araba – Alsumaria News – i jihadisti hanno poi contrattaccato il branco, uccidendo – non è chiaro ancora con quali modalità – molti degli animali presenti. Una strage che anche stavolta ha mietuto tante vittime innocenti.

Negli ultimi mesi si è registrata una ripresa dell’attività dello Stato Islamico a Kirkuk, poichè il governo centrale sta cercando di concentrare le sue forze per riappropriarsi della roccaforte di Mosul. Una battaglia all’ultimo sangue che ha visto molteplici esecuzioni di civili e di sfollati.

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