Il capo della CIA: "Annullare accordo con l’Iran sarebbe follia"

Il numero uno della CIA John Brennan ha parlato della possibilità di annullare gli accordi con l'Iran ufficializzati sotto la presidenza di Barack Obama: "Sarebbe una follia farlo dando credito alla Russia".

Il capo della CIA: "Annullare accordo con l’Iran sarebbe follia"

Annullare gli accordi presi con l’Iran sotto la reggenza di Obama sarebbe una catastrofe per gli Stati Uniti d’America: parole e musica di John Brennan, direttore della CIA. Il numero uno dell’agenzia di spionaggio più celebre al mondo ha letteralmente stroncato le politiche di Donald Trump per quel che concerne quanto promesso in campagna elettorale riguardo all’Iran, ribadendo che stracciare l’accordo sul nucleare sarebbe: “height of folly“.

In altre parole, o per meglio dire traducendo: l’apice della follia. L’intervista concessa da Brennan ha subito fatto molto rumore negli USA, soprattutto in virtù dell’autorevolezza dell’opinione, e molti si sono già detti concordi con quanto affermato dal direttore della Central Intelligence Agency per molteplici motivi.

Innanzitutto, qualora Donald Trump – una volta ufficialmente insidiatosi alla Casa Bianca – decidesse di annullare gli accordi presi da Barack Obama, creerebbe un precedente unico nel suo genere, in quanto mai nessun presidente statunitense si era mai concesso la libertà di annullare accordi di questo genere firmati dalla precedente amministrazione.

Anche volendo ammettere che ciò potrebbe essere un bene (ad esempio, nel caso di un accordo palesemente sbagliato), non è tuttavia questo il caso stando alle parole di Brennan, il quale ha spiegato che stracciare l’intesa sul nucleare con l’Iran rafforzerebbe i cosiddetti “falchi” dalle parti di Teheran.

Inoltre lo stesso capo della CIA ha parallelamente invitato Trump a diffidare delle promesse della Russia, poiché proprio il regime di Putin sarebbe, a detta di Brennan: “La causa di gran parte delle sofferenze del popolo siriano“. In particolare il presidente russo: “Andrà avanti fino a quando potrà capitalizzare il massimo successo tattico […] Dovremmo essere diffidenti sulle promesse dei russi“.

Una visione che Donald Trump ha già però dimostrato più volte di non condividere, al punto di arrivare addirittura a disertare i briefing dell’agenzia di intelligence secondo quanto riporta un’indiscrezione lanciata dal Washington Post. Insomma, il magnate newyorkese non è ancora ufficialmente subentrato ad Obama, ma tra lui e la CIA è già guerra fredda.

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